MILANO – Futures degli arabica in ulteriore calo, nella giornata di ieri. Dopo la forte flessione della prima seduta della settimana (-485 punti), il contratto benchmark (scadenza maggio) di New York ha segnato un ulteriore arretramento, ancorché lieve.
La chiusura, a 148,90 cents per libbra, nuovo minimo da febbraio dell’anno scorso.
Numerosi i fattori che stanno determinando questo trend ribassista. In primo luogo, le buone notizie sul fronte meteo.
Somar Meteorologia conferma le previsioni di tempo piovoso sino a inizio marzo, soprattutto nel sud della Coffee Belt.
Meteorlogix anticipa piogge leggere, con possibili episodi intensi e qualche possibilità di temporali. Le temperature saranno in diminuzione.
Un quadro meteo che James Cordier, di OptionSellers, definisce “fantastico”. “Il raccolto si sta sviluppando in condizioni ideali e ciò si riflette nei prezzi” ha dichiarato il trader aggiungendo che le conseguenze della siccità recente sono state “ingigantite”.
Il calo dei prezzi del verde non si tradurrà immediatamente in un taglio dei listini dei torrefattori, nemmeno in un mercato spiccatamente price-sensitive come quello americano.
I principali player stanno approfittando dei ribassi per acquistare e coprire le posizioni, ma prima di vedere qualche effetto sulle etichette negli scaffali servirà ancora del tempo, ha spiegato Chris Narayanan di Société Générale, perché “l’industria tende a reagire più rapidamente quando i prezzi salgono, piuttosto che quando sono in discesa”.
Dollaro su, petrolio giù
Non sono però le sole carte del tempo a determinare l’attuale andamento dei mercati. Sui prezzi in calo incide anche l’ulteriore rafforzamento del dollaro nei confronti del real.
Questo mese, il biglietto verde si è rivalutato del 7,3% sulla moneta brasiliana, il cui deprezzamento incentiva l’export, che continua a ritmi sostenuti, come dimostrano i dati Cecafé.
Non va poi trascurata la debolezza generale del comparto delle commodity, con il petrolio anche ieri sotto la soglia psicologica dei 50 dollari per barile.
Gioco delle parti
L’ottimismo del commercio non è condiviso dal Consiglio Nazionale del Caffè (Cnc).
Anche in ossequio al consueto gioco delle parti, Il massimo organo rappresentativo dei produttori brasiliani ha ribadito, nel suo ultimo bollettino settimanale (in una nota intitolata “Illusione ottica”), che i danni causati dalla siccità sono irreversibili e che essi si ripercuoteranno non soltanto su questo raccolto, ma anche sul prossimo.
Le piogge stanno portando un beneficio solo parziale e un eventuale nuovo stop delle precipitazioni potrebbe aggravare ulteriormente la situazione, sostiene il Consiglio.
Per accertare la situazione nelle principali aree di produzione, Cnc ha commissionato a Fundação Procafé un’indagine, sul campo le cui conclusioni dovrebbero essere rese note a breve.