MILANO – Buone nuove per i mercati arrivano dal Brasile: a gennaio è piovuto a sufficienza e dai produttori giungono segnali moderatamente ottimistici, che hanno contribuito ai ribassi degli ultimi giorni. L’Ice Arabica è alla sua terza seduta consecutiva in territorio negativo.
Il contratto per scadenza marzo ha chiuso ieri, lunedì 24 gennaio, a 233,80 centesimi: – 495 punti rispetto a venerdì e -1.065 punti rispetto al picco di 244,45 centesimi raggiunto mercoledì scorso, massimo dell’ultimo mese e mezzo.
A spingere la borsa newyorchese verso il basso, la forza del dollaro. Ma anche alcune notizie incoraggianti giunte dal Brasile, che hanno contribuito a rasserenare gli animi, dopo la raffica di statistiche e stime, che si sono abbattute sui mercati la settimana scorsa.
Londra è invece al suo secondo ribasso consecutivo. Il contratto per scadenza marzo è ridisceso ieri sotto la soglia dei 2.200 dollari concludendo la giornata a 2.197 dollari, prossimo ai minimi degli ultimi 2 mesi.
In entrambi i mercati si riscontra una situazione di mercato inverso, con le scadenze più prossime a prezzi più alti rispetto a quelle più lontane, indice di problemi su lato dell’offerta e di tensioni speculative.
In Brasile già venduto più di un terzo del nuovo raccolto
Ma torniamo in Brasile, dove un’indagine di Safras & Mercado stima che circa un terzo del prossimo raccolto è già stato venduto, con svariati mesi di anticipo.
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