MILANO – Prezzi del caffè in parziale risalita la settimana scorsa, dopo le previsioni meteo a breve-medio diffuse da Somar, che anticipano tempo secco per i primi giorni della seconda decade.
Da un minimo di 160,75 cents per libbra, toccato martedì, il contratto benchmark dell’Ice Futures Us è risalito venerdì a 166,85 cents, al termine di una seduta contrassegnata da buoni volumi.
Il servizio meteo brasiliano prevede un indebolimento delle precipitazioni tra l’11 e il 15 febbraio: l’avverarsi di tale scenario potrebbe fare il gioco dei rialzisti di qui a metà mese.
Ricordiamo che la borsa newyorchese rimarrà chiusa lunedì 16 febbraio per il ricorrere della festività del President’s Day.
Risale anche Londra (+11 dollari), che ha concluso la settimana a 1.933 dollari nella scia di New York.
Hanno inciso, in questo caso, le notizie meteo provenienti dal Vietnam, pure esso alle prese con livelli delle precipitazioni inferiori alle medie nelle principali aree di produzione, sebbene sia prematuro parlare di siccità.
Tornando in Brasile, anche Cooxupé lamenta una piovosità di gennaio inferiore alle medie storiche, pur riconoscendo che la situazione non è drammatica come quella dell’anno scorso.
Il presidente del colosso cooperativo di Guaxupé (Minas Gerais) Carlos Paulino ha dichiarato in un’intervista al Wall Street Journal, che la media registrata a gennaio nelle aree in cui opera Cooxupé (Minas Gerais e San Paolo) è stata di soli 190 mm, contro i 260-280 mm normali per questo periodo dell’anno.
Paulino considera tuttora raggiungibile, per il prossimo raccolto, il traguardo dei 3,8 milioni di sacchi, indicato in una stima diffusa a dicembre. È necessario però che si ristabilisca, nei prossimi mesi, un regime delle precipitazioni normale.
La produzione dell’assieme degli associati Cooxupé è stata l’anno scorso di 3,6 milioni di sacchi. La lieve ripresa prevista per quest’anno è motivata dall’espansione delle superfici coltivate. Cooxupé pubblicherà una nuova stima ad aprile.
Chi continua a “gufare” è invece il Consiglio Nazionale del Caffè (Cnc), che insiste nell’affermare che la produzione di quest’anno sarà inferiore alle previsioni ufficiali.
Secondo la massima organizzazione dei produttori brasiliani, le conseguenze dei periodi di siccità del 2014, unite alle minori precipitazioni registrate e gennaio, incideranno negativamente sul prossimo raccolto.
“Appare evidente – afferma il presidente esecutivo di Cnc Silas Brasileiro – la minore quantità di frutti sugli alberi, così come la disuniformità dei grani, che inciderà inevitabilmente in modo negativo sui volumi che verranno raccolti nel 2015”.
Febbraio ha visto un ritorno della pioggia nella coffee belt – aggiunge Brasileiro – “ma il volume delle precipitazioni rimane al di sotto delle medie di periodo e il regime è irregolare”.
Nella sua prima stima, Conab ha indicato un range produttivo compreso tra i 44,11 e i 46,61 milioni di sacchi, pari a un valore mediano di 45,36 milioni, pressoché invariato sull’annata precedente.
Secondo Brasileiro sarà possibile avere una reale cognizione del potenziale produttivo di quest’anno soltanto a fine febbraio, quando sarà stata ultimata l’indagine sul campo che Fundação Procafé sta attualmente conducendo, per conto di Cnc, nelle principali aree del paese.
A parziale rettifica di quanto detto all’inizio va osservato che Somar Meteorologia ha diffuso venerdì un nuovo bollettino.
Nell’aggiornamento si sostiene che il blocco atmosferico che ha interessato sud-est, centro-ovest e nord-est del Brasile è in attenuazione e ciò dovrebbe contribuire al ristabilirsi di un regime delle precipitazioni normale a febbraio e marzo.
Secondo Marco Antônio dos Santos di Somar, le piogge porteranno sollievo all’agricoltura, ma non basteranno a porre rimedio ai danni già prodotti dalla siccità e dalle alte temperature.
