MILANO – Prepariamoci a pagare di più il caffè. Ottobre, primo mese dell’annata caffearia 2016/17, ha visto infatti una forte ripresa dei prezzi. I raccolti si preannunciano in calo sia in Brasile che in Vietnam.
E l’incertezza per gli sviluppi produttivi nei due più importanti paesi esportatori mondiali ha alimentato i rialzi marcati delle ultime settimane.
L’indicatore giornaliero ICO è ormai prossimo alla soglia dei 150 centesimi: un’area di prezzo mai raggiunta dall’inizio del 2015.
I mercati a termine hanno toccato nuovi massimi. New York ha guadagnato il 6% (+940 punti) in 5 sedute chiudendo venerdì a 165,50 centesimi: livello massimo dai primi di febbraio del 2015.
I guadagni più marcati (+660 punti) nella seduta di martedì. La progressione della borsa londinese ha segnato una parziale
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