MILANO – Borse in calo nell’ultimo scorcio di settembre, durante quella che può essere definita a pieno titolo la settimana del caffè. I sette giorni trascorsi hanno visto infatti lo svolgimento della Conferenza mondiale di Bangalore, del 136° Consiglio internazionale dell’Ico, delle giornate nazionali del caffè festeggiate, venerdì 29 settembre, in vari paesi (a cominciare dagli Usa), e infine della Giornata internazionale del caffè, che ricorreva ieri, domenica 1° ottobre, primo giorno della nuova annata caffearia.
Tutti questi eventi hanno catalizzato l’attenzione dei media ponendo in primo piano i problemi e le incognite che il settore si trova ad affrontare.
Per le borse del caffè, quella trascorsa è stata comunque una settimana tranquilla, con New York sempre più vicina ai minimi di inizio anno e Londra pressoché invariata rispetto all’ottava precedente.
L’Ice Arabica è partito al ribasso perdendo, lunedì 25 settembre, 235 punti sulla scadenza principale (dicembre), per effetto innanzitutto della forza della moneta americana. La chiusura giornaliera è stata a 148,80 centesimi.
Martedì 26 sono tornate a prevalere le preoccupazioni per l’evoluzione meteo in Brasile, dove il tempo secco e molto caldo rischia di compromettere la fioritura del nuovo raccolto di arabica. Il benchmark ha guadagnato così 205 punti risalendo a 150,85 centesimi.
La perdurante forza del dollaro e le previsioni di pioggia in Brasile hanno portato a una nuova virata al ribasso, a partire dalla seduta di mercoledì 27 settembre.
In tre giorni, il contratto ha lasciato sul campo 470 punti concludendo la settimana a 146,15 centesimi, minimo degli ultimi 8 mesi e mezzo.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.