MILANO – Stime pessimistiche per i mercati del caffè arrivano da Volcafe, uno dei massimi commercianti mondiali della commodity, che delinea un outlook complicato sul fronte dell’approvvigionamento. Secondo il trader svizzero di Wintherthur, parte del colosso ED&F, la prossima annata caffearia vedrà infatti un nuovo deficit di offerta su scala mondiale, il terzo consecutivo: una circostanza senza precedenti recenti.
Anche nel 2023/24, la domanda supererà dunque l’offerta, anche se in minor misura: 3,8 milioni di sacchi, contro i 4,5 milioni previsti per l’annata in corso.
“Il periodo più difficile arriverà a partire da agosto 2023 – scrive Volcafe nel report – e continuerà nel 2024, con gli stock mondiali, in particolare di robusta, che scenderanno ai minimi storici”.
Nonostante un raccolto brasiliano che si prospetta inferiore alle attese, il bilancio tornerà in positivo per quanto riguarda l’offerta di arabica
Secondo Volcafe, il Brasile non produrrà più di 40,5 milioni di sacchi di arabica, contro una previsione iniziale di quasi 50 milioni, fatta lo scorso luglio.
A motivare questo suo pessimismo, i problemi che si sono manifestati nel periodo della fioritura, in particolare nello stato di Minas Gerais.
Anche le stime sul raccolto trascorso sono state riviste parzialmente al ribasso (-1,1%), in ragione dei danni arrecati alle colture dalle gelate dell’inverno 2021.
I conti non torneranno invece a causa dell’offerta insufficiente di robusta. Il deficit su scala globale per la varietà meno pregiata sarà di 5,6 milioni di sacchi: il doppio rispetto a quanto previsto per quest’anno.
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