MILANO – Settimana di assestamento per i mercati del caffè, con New York quasi invariata sull’ottava precedente e Londra in parziale ribasso. Sull’andamento di entrambe le borse ha inciso il dollaro in ripresa e un mood meno incline al rischio nei mercati finanziari. Il contratto per scadenza settembre dell’Ice Robusta ha chiuso, venerdì 14 giugno, a 4.009 dollari, in ribasso di $84 rispetto a giovedì e $119 (-2,9%) al di sotto della chiusura di venerdì 7 giugno.
Si tratta del prezzo più basso per la scadenza principale dalla fine di maggio. Permane una situazione di mercato inverso sino alla scadenza più lontana (gennaio 2026).
Il contratto per scadenza settembre dell’Ice Arabica ha perso, nella seduta di venerdì, 185 punti terminando la settimana a 224,40 centesimi, appena 50 punti in meno rispetto al venerdì precedente.
Il minimo settimanale del contratto si è raggiunto mercoledì 12 giugno, con un intraday di 216,10 centesimi.
A questa forte spinta ribassista – indotta soprattutto dai dati Cecafé sull’export record del Brasile – ha fatto seguito però una controspinta rialzista nel prosieguo della giornata, che ha portato a una chiusura in positivo di 340 punti.
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