MILANO – I mercati finanziari in profondo rosso fanno precipitare ancora più in giù i prezzi del caffè. Ieri, lunedì 7 aprile 2025, un’altra giornata di panico sulle principali piazze mondiali, con le borse europee che bruciano ulteriori 683 miliardi, mentre Wall Street è in forte altalena, anche a causa della notizia, poi smentita dalla Casa Bianca, di una possibile moratoria di 90 giorni sui dazi americani.
Nel giorno in cui il prezzo del petrolio ha toccato i suoi minimi dal 2021, l’Ice Arabica (maggio) ha perso 2.090 punti (-5,7%) chiudendo a 344,80 centesimi, il livello più basso da oltre due mesi a questa parte.
A Londra, il contratto per scadenza luglio dell’Ice Robusta lascia invece sul terreno $328 (-6,4%) concludendo a 4.800 dollari, minimo degli ultimi quattro mesi. Ai ribassi sui mercati ha contribuito anche il calo del real brasiliano, ai minimi degli ultimi due mesi sul dollaro.
Come scrive Escritório Carvalhaes nel suo nuovo report, stiamo assistendo all’inizio di un periodo di profondi mutamenti nelle regole del commercio mondiale ed è impossibile, al momento, prevedere come questi cambiamenti incideranno sui mercati del caffè.
Lo scenario è estremamente incerto e sarà necessario attendere gli sviluppi dei negoziati e il dettaglio delle misure annunciate da Trump, per capire cosa succederà.
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