MILANO – New York sulle montagne russe anche nella settimana natalizia, con i minori volumi commerciati a favorire le iniziative degli speculatori a breve in perdurante quadro di forte volatilità. L’Ice Arabica ha chiuso i battenti soltanto il 25 dicembre rimanendo operativa 4 giorni su 5.
La settimana si è aperta lunedì 23 dicembre con forti ribassi: il contratto per scadenza marzo ha lasciato sul terreno 540 punti piombando a 125,30 centesimi: il minimo delle ultime due settimane.
A catalizzare le parziali prese di beneficio dei fondi, la forza del dollaro. Ma anche il recente elevamento dei margini di trading da parte della borsa.
Il trend si è rapidamente invertito nella seduta del 24 dicembre: il contratto è tornato in territorio positivo di 410 punti, a 129,40 centesimi. Ritorno in area negativa giovedì 26 dicembre: -210 punti, con chiusura a 127,30.
Ma la settimana di New York si è conclusa con nuovi forti rialzi
Nella seduta di venerdì 27 infatti il benchmark ha guadagnato 520 punti, risalendo al massimo settimanale di 132,50.
All’andamento in forte ripresa di New York ha contribuito il rafforzarsi delle valute latino americane – a cominciare dal real – nei confronti del dollaro, come pure i volumi modesti contrattati nel corso della seduta, complice il periodo festivo.
Ottimismo sul prossimo raccolto
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