MILANO – Mercati del caffè tra alti e bassi anche durante la prima decade di novembre, che ha continuato a essere caratterizzata da notevole volatilità, in ragione delle perduranti incertezze sul fronte della produzione. Dopo l’impennata registrata nella giornata di giovedì, entrambe le borse hanno subito, venerdì 8 novembre, una altrettanto brusca sterzata in territorio negativo.
A New York, il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica ha perso 705 punti (-2,7%) terminando la settimana a 253,35 centesimi.
Chiusura al ribasso anche a Londra, dove il contratto per scadenza gennaio dell’Ice Robusta è arretrato di $110 (-2,5%) finendo l’ottava a 4.376 dollari.
A spingere verso il basso i due mercati del caffè hanno contribuito i dati contenuti nel nuovo report Ico, che mettono in luce le esportazioni record registrate durante l’annata caffearia 2023/24
A completamento di quanto già riferito nel numero di venerdì aggiungiamo le statistiche relative all’export mondiale di caffè verde, che è stato, a settembre, di 9,69 milioni di sacchi: oltre un quarto (25,2%) in più rispetto allo stesso mese di un anno fa.
Nell’arco dei 12 mesi (ottobre-settembre), le esportazioni di verde sono state pari a 123,75 milioni: l’11,8% o 13,02 milioni in più rispetto all’annata 2022/23.
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