MILANO – Nervosismo e volatilità continuano a caratterizzare i mercati del caffè, che tornano in territorio positivo nella seduta di metà settimana recuperando le perdite iniziali. Settembre – ormai scadenza principale in entrambe le borse – ha guadagnato nella giornata di ieri, mercoledì 12 giugno, l’1,5% a New York e lo 0,8% a Londra chiudendo, rispettivamente, a 224,85 centesimi e a 4.086 dollari.
La spinta ribassista , indotta dagli eccezionali risultati dell’export brasiliano – diffusi martedì da Cecafé a mercati chiusi – si è esaurita nel prosieguo della sessione.
E i problemi meteo nei principali paesi produttori sono tornati a imprimere un andamento rialzista portando moderati guadagni, dopo tre sedute con il segno meno.
Sempre forte sempre, dunque, l’incidenza della variabile climatica esacerbata dall’annunciato ritorno della Niña, atteso a cavallo tra l’estate e l’autunno.
Ma in che direzione stanno andando i mercati del caffè?
“I fondi hanno accumulato posizioni lunghe, ma le loro mosse potrebbero creare ora qualche pressione sui prezzi nel breve termine” ha dichiarato Marcelo Moreira di Archer Consulting, in un’intervista a Bloomberg.
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