MILANO – Settimana in flessione per i mercati del caffè, in particolare per quello londinese. A New York, che ha riaperto i battenti soltanto martedì, dopo il week-end lungo per il Labor Day, il contratto per scadenza dicembre dell’Ice Arabica ha chiuso al rialzo martedì e mercoledì raggiungendo, a metà settimana, un picco di 153,80 centesimi per libbra.
L’abbrivio si è esaurito nei due giorni successivi. Giovedì 7 settembre, il benchmark ha perso 400 punti tornando sotto la soglia del dollaro e mezzo.
In negativo anche l’ultima seduta della settimana, che si è conclusa a 148,65 centesimi, 325 punti sotto la chiusura del venerdì precedente.
Andamento prevalentemente al ribasso anche per Londra, che ha aperto la settimana con incrementi minimi, che hanno portato il contratto per scadenza novembre a 2.483 dollari, lunedì 4 settembre.
Una virata al ribasso di 30 dollari ha portato a un primo minimo di 2.453 dollari martedì 5.
Dopo un nuovo lievissimo rialzo (+3 dollari), nella seduta di mercoledì, il contratto ha perso ulteriori 49 dollari giovedì terminando a 2.407 dollari, per chiudere infine invariato nell’ultimo giorno della settimana.
Le scorte certificate di New York si stanno pericolosamente riavvicinando ai minimi storici dello scorso autunno: venerdì scorso sono scivolate 450.153 sacchi, livello più basso degli ultimi 9 mesi e mezzo.
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.