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sabato 02 Novembre 2024
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Mercati del caffè in calo tra grandi incertezze e forti tensioni a breve

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MILANO – Grande incertezza sui mercati del caffè in questi giorni difficili, nei quali gli operatori si muovono con cautela, a fronte di una situazione internazionale esplosiva, che complica ulteriormente una congiuntura già precaria, in ragione della perdurante crisi sanitaria e logistica.

Borse stabili in questo inizio di settimana. Il contratto principale (maggio) dell’Ice Arabica ha chiuso ieri invariato su venerdì a 224,25 centesimi. In flessione le altre scadenze, ad eccezione di quella ravvicinata.

Giovedì 3 marzo, il benchmark era crollato a 222,90 centesimi, minimo degli ultimi 2 mesi: quasi 30 centesimi sotto i massimi di metà mese scorso.

In caduta libera anche l’Ice Robusta, che ieri ha chiuso marginalmente al ribasso (-3 dollari) a 2.035 dollari riavvicinandosi nuovamente alla soglia dei 2.000 dollari. Il mercato londinese ha toccato giovedì scorso i minimi degli ultimi 6 mesi terminando la giornata a 2.013 dollari.

Gravano sui mercati i timori di un nuovo passo indietro dell’economia mondiale, che potrebbe scoraggiare i consumi.

A frenare la caduta delle quotazioni dei mercati del caffè, l’impennata dei prezzi dei fertilizzanti

Russia e Bielorussia sono tra i massimi esportatori mondiali di potassio e altri nutrienti minerali. Il Brasile importa l’80% dei fertilizzanti che utilizza in agricoltura.

Buona parte delle materie prime presenta intanto condizioni di mercato inverso (backwardation) motivate dalle forti tensioni speculative legate alla complessa congiuntura attuale.

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