MILANO – L’incertezza sui mercati continua a sostenere i prezzi del caffè. La settimana scorsa, l’Ice Arabica è volato, mercoledì 12 gennaio, ai suoi massimi mensili; l’Ice Robusta ha invece chiuso venerdì ai minimi dell’ultimo mese e mezzo mantenendosi però su livelli elevati. C’è attesa intanto per le statistiche che verranno diffuse, in questi giorni, in Brasile.
Prevista, in settimana, la pubblicazione dei dati mensili Cecafé sull’export di dicembre. Intanto domani, martedì 18 gennaio, Conab presenterà la prima stima ufficiale sul prossimo raccolto.
New York torna a salire nella seconda settimana del nuovo anno. Il contratto per scadenza marzo ha chiuso mercoledì a 240,85 centesimi, massimo dalla prima decade di dicembre.
Buona parte dei guadagni sono andati persi però nella successiva seduta di giovedì, che si è conclusa in ribasso, a 237 centesimi. Ma i prezzi sono tornati a salire nell’ultima seduta della settimana, che si è conclusa in ripresa di 265 punti, a 239,65 centesimi: 120 punti in più rispetto al venerdì precedente.
Due sedute consecutive al ribasso hanno spinto invece Londra ai minimi dell’ultimo mese e mezzo, con il contratto per scadenza marzo che chiude la settimana 2.228 dollari. Le scorte certificate dell’Ice Robusta rimangono a livelli bassissimi (poco più di 1,6 milioni di sacchi).
Contenuto riservato agli abbonati.
Gentile utente, il contenuto completo di questo articolo è riservato ai nostri abbonati.
Per le modalità di sottoscrizione e i vantaggi riservati agli abbonati consulta la pagina abbonamenti.