MILANO – I mercati del caffè volano a nuovi massimi, dopo la parziali prese di beneficio di inizio settimana. Nella giornata di ieri, martedì 17 settembre, entrambe le borse sono tornate a salire recuperando ampiamente le perdite del giorno precedente. A Londra, la scadenza principale (novembre) dell’Ice Robusta ha chiuso in ripresa di $57 dollari, a 5.303 dollari, ennesimo record del contratto 10-T.
A New York, il benchmark (dicembre) dell’Ice Arabica ha guadagnato 595 punti terminando la giornata a 264,50 centesimi, massimo degli ultimi 13 anni.
I livelli intraday si sono mantenuti però al di sotto dei massimi stabiliti lunedì, quando Londra e New York hanno raggiunto, in corso di contrattazione, rispettivamente quota 5.486 dollari e 271,80 centesimi, per ripiegare poi entrambe in territorio negativo perdendo, nell’ordine, $21 e 90 punti rispetto alla chiusura di venerdì.
Il quadro generale nei mercati del caffè rimane dominato dai problemi climatici, che interessano, in primo luogo, i due massimi paesi produttori mondiali: Brasile e Vietnam
In Brasile, le previsioni del tempo a medio termine, per le principali aree della cintura del caffè, indicano la possibilità di piogge sparse verso la fine del mese, che potrebbero però non bastare.
E rimane da vedere se le successive precipitazioni di ottobre e dei mesi seguenti saranno sufficienti a sostenere la fioritura e le fasi ulteriori di sviluppo del nuovo raccolto.
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