MILANO – Caffè in controtendenza rispetto alle altre commodity. Nella prima seduta della settimana, entrambi i mercati chiudono al ribasso, discostandosi dall’andamento prevalente tra le materie prime, in ripresa nella scia del petrolio.
A mettere le ali all’oro nero (guadagni superiori al 3%), la notizia che Russia e Arabia Saudita hanno deciso di prorogare sino a marzo 2018 i tagli alla produzione concordati nel giugno 2016, allo scopo di provare a sostenere i prezzi.
Sul fronte valutario, real brasiliano e peso colombiano hanno guadagnato rispettivamente lo 0,50% e lo 0,25% sul dollaro.
Il bilancio di fine giornata?
New York (luglio) ha perso 150 punti chiudendo al minimo mensile di 133,45 centesimi. Limitato il range di contrattazione: appena 240 punti per il contratto principale.
Modesti i volumi contrattati, con appena 14.131 lotti.
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