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domenica 17 Novembre 2024
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Mauro Cipolla, sommelier dell’espresso, pioniere dello specialty in Italia

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MILANO – Al recente The Milan coffee festival, evento concentrato sulla celebrazione del chicco in tutte le sue espressioni, in particolare lo Specialty, era presente anche lo stand Orlandi Passion. Un luogo in cui la cultura del caffè ha trovato la voce di un professionista esperto come Mauro Cipolla. La cui storia, messa a confronto con un colosso americano come Starbucks, ha già trovato spazio sulle nostre pagine. Abbiamo quindi di seguito raccolto un suo intervento, uscito per intero sulla sua pagina Facebook. Così da condividere le parole di un personaggio che indubbiamente ha contribuito a far evolvere il concetto di caffè in Italia.

Cipolla, l’inventore delle scuole di caffetterie in Italia

Per chi non dovesse ancora conoscere il suo excursus, una breve introduzione di questa figura chiave del settore. Cipolla nasce a Milano e si trasferisce a Seattle nel 1975; Shultz nasce a New York e si trasferisce a Seattle nel 1985. Proprio nel 1985, l’anno in cui Howard inizia a lavorare per Starbucks, Cipolla apre una torrefazione (Caffè D’arte). Proprio a pochi passi dall’opificio di Starbucks.

Specializzato poi nella tostatura e nella miscelatura di caffè tipicamente italiani. Utilizzando una macchina di torrefazione a legna, anch’essa italiana. Costruita nel lontano 1949. In seguito, inventa la prima Accademia del Caffè al mondo.

Come lo definiscono

“Il Dottor Mauro Cipolla attualmente lavora in Italia. E’ uno dei padri fondatori dello specialty, negli Stati Uniti. Una figura importante con un bagaglio professionale che in pochi possono vantare. ” Così dice di lui Andrea Antonelli, authorized Trainers Sca, italian Barista Champion 2006 italian Latte Art.

I Must di Cipolla

Innanzitutto, questo professionista si distingue per l’amore del concetto di un’economia sociale aperta. Oltre che per la nascita di nuove culture che si abbinino al bene e alla forza del vecchio.

Il rispetto del vecchio mentre si innova

Per Cipolla è d’obbligo eliminare il “segreto di pulcinella”, sia questo nel vecchio come nel nuovo. E poi essere romantico, tecnico e obiettivo. Non essere mai elitario né radicalmente e ottusamente chiuso al prossimo.

Creare poi la vera libertà vissuta senza Brand dove si crea una nuova immagine dell’uomo globale cittadino del mondo tramite un caffè democratico, dinamico e libero.

La filosofia dietro il suo caffè

“La mia, da filosofo e sommelier del caffè, è Filosofia Logica che rispetta l’ambiente e l’uomo senza caste e senza divisioni.  Allo Milano coffee festival di maggio 2018, ho esposto la mia tesi sul futuro del caffè. (con la presenza do Mauro Mario Mariani di Rai Uno e Linea Bianca). Coniandolo come onda 4, (W4), “Caffè e salute”.”

Mentre, al The Milan coffee festival, “Durante i miei seminari W1 to W4, (dall’Onda 1 alla mia onda 4 W4 ) ho utilizzato il termine “Tradinnovation”. Per rivalutare sia i sistemi soft di estrazione di caffè, come la moka, sia l’espresso italiano.”

Lo specialty coffee

Il nuovo termine “Tradinnovation” è stato coniato da Cipolla sin dagli anni ’80, con l’avvio della Specialty Coffee Association. Un’attenzione verso questo settore di nicchia, che tutt’oggi prosegue anche dopo la fusione tra Sca Usa e Sca Europa.

La prima Accademia del Caffè al Mondo

“L’ho fondata con molta passione e rispetto per tutte le età, per il nuovo, per oggi e per domani. In quella Seattle eclettica dei primi anni 80’ terra. Circondato dalle novità che mi distanziavano dalla mia terra d’origine, che amavo.

Già in quei tempi remoti parlavo di Specialty Coffees e di Latte Art . Così come di “Caffè di Eccellenza” sia nel caffè espresso, nella moka e nei caffè alternativi oggi chiamati “Soft”.

 

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