MILANO – Per fare luce su un tema molto esplorato ultimamente da tutte le aziende, vi proponiamo l’intervista su innovazione e Iot, acronimo in inglese che indica l’Internet of things, di Maurizio Tursini – Chief Technology and Innovation Officer Gruppo Cimbali.
Maurizio Tursini, cominciamo dall’inizio
Si sente spesso parlare, con enfasi, e in tutti i settori, di Iot, l’Internet of things. Per stare a noi: Iot allo stand Gruppo Cimbali di HostMilano era uno dei focus principali. Ci può chiarire che cosa si cela dietro questo acronimo?
“Se dovessi definire in maniera semplice cosa è l’IoT, è la capacità, attraverso Internet, di rendere intelligenti le macchine, o più genericamente gli oggetti. Affinché questi, in maniera autonoma, e senza l’intervento diretto dell’utente, possano agire e compiere delle azioni. Ad esempio, una sveglia che, autonomamente decide di suonare ad una specifica ora per far sì che si arrivi in orario in ufficio.
Oppure, come nel nostro caso, una chiamata di manutenzione predittiva, grazie alla
elaborazione di una serie di dati macchina che fa capire alla macchina stessa, di aver bisogno di un intervento di un tecnico, prima dell’avvenimento di un guasto.”
Che cosa c’entra lo Iot con le macchine professionali per il caffè?
“L’IoT ci fornisce la possibilità, sia di connettere le macchine tra di loro (esempio macchina tradizionale con macinadosatore), sia in remoto. E ci consente di intervenire su queste, attraverso, o un operatore, o in modalità “intelligente”, attraverso degli algoritmi di controllo.
Andando ad elencare le funzionalità strategiche, ritroviamo:
– Personalizzazione/configurazione delle macchine da remoto, es. Inviare filmati da presentare per promozioni commerciali, inviare loghi pubblicitari, ecc.
– Gestione degli aggiornamenti software, es. Per aggiornare le macchine con nuove funzioni sviluppate; oppure aggiornare le macchine con menù particolari definiti dal cliente
– Geolocalizzazione delle macchine sul territorio, per una gestione dinamica della flotta ed
ottimizzazione degli interventi di manutenzione
– Tramite una analisi dei dati ricevuti, poter incrociare gusti e desideri della clientela per offrire un miglior servizio.”
Come funziona Iot sulle macchine per il caffè professionali?
Risponde Maurizio Tursini: “In questo caso posso rispondere per Gruppo Cimbali, e posso dire che noi utilizziamo una tecnologia, che consente di connettere la macchina con il Cloud in funzione delle esigenze o specificità del cliente. Offrendo loro la possibilità di utilizzare Lan, Wi-Fi o Lte 3G/4G.
In questo modo, la macchina si connette al cloud, nel quale vengono scaricati i dati macchina, che a loro volta, vengono letti da remoto dall’operatore. Questo a sua volta, può inviare dei comandi alla macchina; inviando aggiornamenti, modificando parametri, e questa è una unicità della nostra offerta.”
Quante sono, ad oggi, le macchine La Cimbali e Faema che già utilizzano lo Iot?
“Ad oggi ci sono circa 1.700 macchine che trasmettono. In questi anni sono stati raccolti oltre 1 miliardo di dati provenienti dal campo.”
Iot per Gruppo Cimbali significa anche brevetti attivi e depositati. Che cosa ci può dire Maurizio Tursini?
“Al momento non possiamo dire nulla a riguardo. Possiamo però affermare che oggi offriamo due soluzioni uniche sul mercato. La prima, Plat.One è stata la prima soluzione di telemetria bidirezionale, ossia di connessione della macchina in remoto, con la possibilità di comunicare, sia di ricevere dati dalla macchina, sia di poter intervenire su questa da remoto.
Inoltre, abbiamo la app Cup4You, che è la soluzione che ci consente di comunicare con la macchina attraverso un dispositivo mobile e di poter interagire, sia gestendo degli ordini, sia di personalizzare le ricette.”
Iot ha un ruolo particolare anche sulle superautomatiche già in produzione come S20 e S30
Ma, in particolare, andando ancora oltre, che cosa siate riusciti ad ottenere sulla nuovissima S60?
“La nuova S60 ha completato la nostra offerta di superautomatiche. Andando a rinforzare il segmento delle macchine ad alta produttività, ed ha potuto beneficiare di soluzioni che possono essere applicate trasversalmente a tutta la gamma.”
Sorgono due domande chiave per Maurizio Tursini
La prima. Quali vantaggi porta la Iot al lavoro quotidiano del barista e dell’addetto alle superautomatiche che usano nuove macchine di Gruppo Cimbali?
“Le nostre offerte di IoT sono pensate per migliorare l’esperienza d’uso delle nostre macchine:
-del barista che grazie a Plat.One può avere i parametri della macchina settati in maniera
corretta, costantemente, per avere una qualità in tazza perfetta, o che grazie a Cup4You
può gestire gli ordini e migliorare la produttività;
-del produttore di caffè che può monitorare i dati delle flotte e può aggiornare le
macchine ed anche inviare video, messaggi promozionali ecc.”
E il consumatore che cosa ci guadagna, nel risultato in tazza, di tutto questo enorme sforzo progettuale e di trasferimento nelle macchine?
“Anche il consumatore, può migliorare l’esperienza d’suo, grazie alla Cup4You, con la quale può personalizzare la propria ricetta ed averla sempre pronta “a portata di click”.
Per rendere popolare Iot, in funzione del caffè, Gruppo Cimbali ha presentato a HostMilano anche una app specifica, Cup4You che tutti possono scaricare da App Store e Google Play.
Come ce la spiega in parole semplici?
“- Cup4You è una app che consente di connettere lo smartphone o il device del barista, alla macchina e di operare appunto attraverso esso per gestire gli ordini ed inviarli alla macchina o di modificare le ricette della bevanda. Memorizzando sul device stesso quanto impostato, riproponendolo a piacere alla macchina;
– Il suo funzionamento è molto semplice ed intuitivo. È sufficiente “abbinare” lo smartphone alla macchina attraverso una un QR code, e una volta fatto questo, gestire tramite l’app l’interazione con la macchina. ”