MILANO – Assofoodtec – l’Associazione italiana costruttori macchine, impianti, attrezzature per la produzione, la lavorazione e la conservazione alimentare, federata ANIMA – ha annunciato la nomina di Maurizio Giuli (FOTO) a presidente di UCIMAC, il comparto dedicato ai costruttori di macchine per caffè espresso e attrezzature per bar.
Nato nel 1968, Giuli si è laureato in Economia e Commercio all’Università di Ancona. Ha svolto esperienze di studio all’estero nel campo dell’internazionalizzazione delle imprese, prima a Parigi e poi a Londra dove ha conseguito il Master Science in “International Business”.
Autore di alcune pubblicazioni scientifiche, nel 2001 ha conseguito il dottorato di ricerca in “Economia e Gestione delle imprese”.
Ha iniziato l’esperienza lavorativa a Parigi presso Eurodisney, proseguendo in Italia con collaborazioni in agenzie di marketing e comunicazione e diventando professore a contratto in “Economia Aziendale” presso l’Università degli studi di Camerino.
Nel 1998 ha avviato il rapporto di collaborazione nell’ufficio amministrazione con la Nuova Simonelli, azienda che dal 1936 produce ed esporta macchine per caffè, investendo in ricerca e sviluppo. Diventa successivamente Export Area Manager per i mercati del Nord ed Est Europa e dal 2002 ha la direzione marketing dell’azienda. E’ inoltre Trainer Ufficiale Scae (AST) per i corsi sul caffè e sull’attività di Barista.
“Il settore macchine per caffè espresso è sicuramente un fiore all’occhiello del “made in Italy””, ha detto Maurizio Giuli dopo l’annuncio della nomina. Aggiungendo: “Anche in questi ultimi anni di congiuntura particolarmente difficile il comparto è riuscito a crescere. Ciò è conseguenza della consolidata esperienza maturata da parte di tutte le imprese sul fronte dell’internazionalizzazione e del loro forte impegno all’innovazione sia del prodotto, sia del processo”.
Poi ha proseguito: “E’ noto che il caffè espresso è un prodotto tipicamente “italiano” e, se oggi questo prodotto viene apprezzato ed amato in ogni angolo del mondo, lo si deve in parte agli sforzi compiuti dai produttori di macchine per caffè espresso, che hanno cercato di far conoscere la nostra bevanda già dai primi anni ’20 del secolo scorso”.
“Sicuramente la fase congiunturale che stiamo vivendo ha aspetti straordinari, per cui, in questo contesto non è facile tracciare un quadro prospettico del settore- ha concluso Giuli – Nonostante questa condizione estremamente complessa, credo che le aziende dell’UCIMAC abbiano già dimostrato con i risultati la loro capacità nel fronteggiare le varie insidie che si prospettano loro. Occorre quindi proseguire su questa strada, senza mai abbassare la guardia, per continuare a cogliere tutte le potenzialità che il mercato riesce ad esprimere”.