Matteo Borea, Coffee Master e proprietario di terza generazione di La Genovese, una
rinomata torrefazione di Albenga (Savona), spiega in un’approfondita e interessante analisi come decodificare i futures del caffè e capire cosa si celano dietro i numeri di una delle commodity più scambiate al mondo. Leggiamo di seguito la sua analisi.
Decodificare i futures del caffè: guida per principianti
di Matteo Borea
MILANO – Il caffè è molto più di una semplice bevanda mattutina; è una delle commodity più scambiate al mondo. Recentemente, i prezzi del caffè hanno subito un’impennata significativa, con il Robusta che ha raggiunto più volte il suo massimo storico e l’Arabica che ha visto un aumento di oltre il 50% nell’ultimo anno. Ma cosa c’è dietro questi numeri? Immergiamoci nel mondo dei futures del caffè.
Iniziamo intanto con il capire che cos’è un futures del caffè. Un future del caffè è un contratto standardizzato per comprare o vendere una specifica quantità di caffè a un prezzo prestabilito in una data futura.
Questi contratti sono essenziali per produttori, torrefattori e investitori per gestire il rischio e pianificare il futuro. In pratica, un produttore di caffè può vendere i futures per garantire un prezzo fisso, mentre un torrefattore può acquistare i futures per assicurarsi il costo del caffè che utilizzerà.
Quali sono i mercati di riferimento? Esistono due principali mercati per i futures del caffè:
1. New York (ICE) – per l’Arabica
Il mercato di New York Intercontinental Exchange (ICE) è il principale punto di riferimento per i futures dell’Arabica, il tipo di caffè più pregiato e più comunemente utilizzato. La produzione mondiale del caffè Arabica oscilla sempre intorno al 60%.
2. Londra (LIFFE) – per il Robusta
Il London International Financial Futures and Options Exchange (LIFFE) è il mercato principale per i futures del Robusta, un tipo di caffè verde spesso utilizzato nelle miscele per espresso e per il solubile.
Attenzione alle unità di misura utilizzate. Vediamo di comprenderle bene per evitare confusione.
A New York, l’Arabica è quotato in centesimi di dollaro USA per libbra. A Londra invece, il Robusta è quotato in dollari USA per tonnellata metrica. Questo può appunto creare confusione, quindi può tornare utile convertire subito questi prezzi in una misura più comune, i dollari per chilogrammo.
Ecco come creare le 2 formule che possiamo per esempio utilizzare nel nostro foglio excel con cui monitorare l’andamento dei prezzi:
- Formula di conversione del prezzo del Robusta: dividere il prezzo per tonnellata x 1000
Esempio: $4185 : 1000 = $4,19 per kg (con l’arrotondamento)
- Formula di conversione del prezzo dell’Arabica: prima occorre convertire le libbre in kg (1 kg = 2,20462 libbre) moltiplicando il prezzo per 2,20462 e poi dividere il risultato per 100 (per convertire da centesimi a dollari)
Esempio: Se il prezzo fosse 230.30 centesimi = (230.30 x 2.20462) : 100 = $5.08 per kg
Se volete creare un grafico in pochi minuti con cui farsi subito un’idea dell’andamento dei prezzi al kg del caffè nell’ultimo anno ecco come potete fare:
- Andate su Investing.com e nella barra di ricerca scrivete “Arabica” (KCU4)
- Cliccate su “Historical data” e selezionate un intervallo di tempo, per esempio “mensile”
- Selezionate il periodo di tempo, per esempio gli ultimi 12 mesi, indicando le 2 date nell’apposito campo
- Cliccate “Download Data” per scaricate il file che troverete nel vostro computer in formato .CSV (non serve aprirlo)
- Ora andate su ChatGpt.com e, se non lo avete, create un account gratuito
- Aprite una nuova chat, caricate il file e fornite le seguenti istruzioni: “Crea un semplice grafico con i dati allegati per mostrarmi l’andamento dei prezzi al kg del caffè negli ultimi 12 mesi”.
- Aspettate qualche secondo e vedrete comparire il grafico
- Ripetete ancora una volta la procedura dal punto 1 per “Robusta” (RCU4)
I risultati che ho ottenuto sono i seguenti (dati al 28/07/2024):
Il prezzo dell’Arabica è aumentato del 50.79%
Il prezzo del Robusta è aumentato del 73.16%
Ora che avete i vostri grafici davanti agli occhi, vediamo di capire quali sono i fattori che influenzano i prezzi dei futures del caffè:
- Condizioni meteorologiche e cambiamenti climatici: Eventi come gelate, siccità o piogge eccessive possono danneggiare le coltivazioni di caffè, riducendo l’offerta e facendo salire i prezzi.
- Produzione e scorte globali: Se i principali paesi produttori come Brasile, Vietnam e Colombia hanno buone annate, l’offerta aumenta e i prezzi tendono a scendere. Al contrario, cattive annate o problemi logistici possono ridurre l’offerta e aumentare i prezzi.
- Domanda dei consumatori: La crescita della domanda globale di caffè, specialmente nei mercati emergenti, può influenzare i Una maggiore richiesta di caffè di alta qualità (specialty coffee) può spingere i prezzi dell’Arabica.
- Situazione economica globale: La stabilità economica influisce sulla capacità di acquisto dei consumatori e sulle operazioni dei produttori. Crisi economiche o cambiamenti nelle politiche commerciali possono avere effetti significativi sui prezzi del caffè.
Come possiamo interpretare i prezzi dei futures?
Quando i prezzi dei futures salgono, indica un’aspettativa di scarsità futura o un aumento della domanda. Al contrario, prezzi in calo suggeriscono un’offerta abbondante o una diminuzione della domanda.
Tuttavia, è importante notare che i prezzi dei futures non si traducono immediatamente in cambiamenti nei prezzi al dettaglio. I torrefattori spesso hanno scorte acquistate a prezzi precedenti e contratti a lungo termine che attenuano l’impatto immediato delle fluttuazioni dei futures.
Qual è l’impatto dei futures sui prezzi del caffè al dettaglio?
Sebbene ci sia una correlazione tra i prezzi dei futures e quelli al dettaglio, la relazione non è diretta o immediata. I torrefattori e i rivenditori considerano molti fattori oltre al costo della materia prima. Ecco i più importanti:
- Costi di trasporto: Il costo del trasporto del caffè dai paesi produttori ai mercati di consumo può variare in base al prezzo del carburante e alla logistica.
- Costi di tostatura: La tostatura del caffè richiede energia e manodopera, e questi costi insieme a quelli di produzione hanno un grande impatto sul prezzo finale.
- Imballaggio: I materiali e il design dell’imballaggio possono aggiungere costi aggiuntivi.
- Marketing: Anche le spese pubblicitarie e promozionali sono una parte importante del costo totale.
Diamo ora un veloce sguardo ai rischi e alle opportunità per investitori e torrefattori. Per gli investitori i futures del caffè offrono opportunità di profitto, ma comportano anche rischi significativi a causa della loro volatilità. I prezzi possono cambiare drasticamente in risposta a eventi imprevisti.
Per i produttori e i torrefattori la situazione è completamente diversa. I futures sono uno strumento essenziale per la gestione del rischio imprenditoriale perché permettono di “bloccare” i prezzi e proteggersi dalle fluttuazioni del mercato, garantendo una maggiore stabilità nei costi e nei ricavi.
La conseguenza logica a questo è che la liquidità è a tutti gli effetti di vitale importanza per le torrefazioni.
Capire i futures del caffè è essenziale, ma tutta questa conoscenza è inutile se non viene messa in pratica e trasformata in competenze. L’obiettivo di questa guida, soprattutto in momento critico come quello attuale, è sottolineare l’importanza di queste competenze per chi opera nel mondo del caffè.
Dal torrefattore al barista, queste informazioni forniscono una visione ampia di cosa c’è dietro alla tazzina e possono aiutare a prendere decisioni migliori oltre ad accrescere la professionalità.
Conoscere i fattori che influenzano i prezzi del caffè sono utilissime per educare i clienti e collaboratori, spiegando perché il prezzo del loro espresso preferito non dovrebbe essere “politico” ma variare a seconda della materia prima, della lavorazione e dalle competenze di torrefattori e baristi. Questo non solo migliora la credibilità dei professionisti, ma eleva anche l’esperienza del cliente.
Implementare queste conoscenze nel tuo lavoro quotidiano può fare la differenza tra semplicemente sapere qualcosa e utilizzare quella conoscenza per ottenere un vantaggio competitivo”.
Matteo Borea