Matteo Borea, consulente strategico e innovatore nel settore del caffè, co proprietario della storica torrefazione La Genovese di Albenga (Savona) e autore del blog matteoborea.it, punto di riferimento per imprenditori del chicco, ci ha segnalato un’iniziativa rara: Giovannacci, La Genovese, Minuto e Pasqualini, quattro torrefazioni storicamente concorrenti della Liguria, decidono di fare fronte comune e collaborare per sensibilizzare i consumatori sul prezzo del caffè.
I baristi sono sempre più in difficoltà tra la pressioni degli aumenti del costo della materia prima e le lamentele dei clienti: da qui nasce la collaborazione. Riportiamo di seguito la riflessione di Borea.
Giovannacci, La Genovese, Minuto e Pasqualini: quattro torrefazioni concorrenti insieme per la prima volta
di Matteo Borea
MILANO – “Il Secolo XIX parla di costi fuori controllo e della tazzina più cara, ma c’è spazio per evolvere e dare nuovo valore al caffè. Per la prima volta, quattro nomi storicamente concorrenti – Giovannacci, La Genovese, Minuto e Pasqualini – si trovano insieme, nero su bianco, sulle pagine de Il Secolo XIX. L’articolo, uscito il 14 marzo 2025 con il titolo “Caffè, costi fuori controllo: la tazzina ora sarà più cara”, mette in luce un fenomeno che sta stravolgendo il settore: l’impennata dei costi delle materie prime.
“Stiamo vivendo uno dei momenti più difficili della nostra storia, la materia prima è aumentata del 90% in un anno” – si legge tra le dichiarazioni riportate nell’articolo, firmata da Alessandro Borea di La Genovese. Un grido d’allarme condiviso anche da Giovannacci, Minuto e Torrefazione F.lli Pasqualini, decise a fare fronte comune in un settore che raramente vede competitor così uniti.
La crisi è reale, ma potrebbe trasformarsi in un’opportunità. Nell’articolo, le quattro torrefazioni sottolineano che il caffè è molto più di una bevanda “low-cost”: dietro ogni tazzina c’è una filiera complessa, dal lavoro dei coltivatori a quello di chi trasforma i chicchi fino alla tazzina del bar. Ora più che mai, serve comunicare il reale valore di ogni passaggio.
Per la prima volta, quindi, la competizione lascia il posto alla collaborazione. Ed è questo, forse, il messaggio più importante: proteggere il caffè e sensibilizzare i consumatori sul suo prezzo non significa solo aumentare qualche centesimo la tazzina, ma riconoscere il lavoro, la qualità e la passione che tengono in vita un settore strategico del made in Italy”.
Matteo Borea