Materie prime, continua la parabola discendente. Così il Commmodity Markets Outlook di aprile, diffuso la scorsa settimana. Nel suo capitolo introduttivo, il report della World Bank sottolinea l’ulteriore flessione subita dai prodotti di base nel primo trimestre 2015.
Crollano i prezzi delle materie prime energetiche (-28%). Cali in doppia cifra anche per i metalli (-11%). Più contenuto l’arretramento delle materie prime agricole (-5%). In quest’ultima categoria, le bevande registrano però un -8,8% al quale contribuiscono soprattutto “le migliorate condizioni per quanto riguarda l’offerta di caffè arabica in Brasile”.
Va ricordato che le bevande erano state una delle poche voci in forte crescita nell’arco del 2014, principalmente per l’impennata dei prezzi del caffè, a seguito della siccità brasiliana.
Il favorevole andamento meteo degli ultimi mesi e un livello sufficiente delle scorte nei paesi consumatori indica un riequilibrio del mercato, sostiene il report. Più contenute le oscillazioni subite dai prezzi dei robusta. World Bank ritiene che i due principali produttori di questa varietà – Vietnam e Indonesia – avranno quest’anno raccolti in linea con quelli dell’anno scorso.
L’andamento sopra descritto si colloca in un più ampio trend storico di declino dei prezzi delle materie prime instauratosi, 4 anni fa, con i prodotti agricoli e i metalli, cui si è aggiunto il petrolio dalla metà dell’anno passato.
Sulla situazione attuale incidono l’ampia offerta, i raccolti abbondanti, la domanda debole e il rafforzarsi del dollaro, moneta nella quale sono denominati i corsi della maggior parte delle commodity.
La debolezza dei prezzi è destinata a continuare per il resto dell’anno, scrive la Banca Mondiale: tutti gli indici chiave avranno un’evoluzione negativa anche nel 2015, “prima di recuperare moderatamente nel 2016”.
L’outlook degli analisti di World Bank prevede che gli energetici subiranno una caduta del 42%, rispetto al 2014, riflettendo i ribassi dei prezzi del petrolio (-45%).
I metalli registreranno una flessione del 13%. I prodotti agricoli del 9,3% (-3,4% nel 2014), grazie anche al minor costo dei fertilizzanti (-4%). La voce maggiormente in calo sarà quella degli oli (-15%). Bevande e materie prime agricole subiranno una flessione dell’8,5%.