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Mate, la bevanda preferita da Papa Francesco: che cos’è

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di Silvia Di Pasquale*

MILANO – Durante il suo ultimo viaggio di ritorno dal Sudamerica, Papa Francesco ha negato di aver assaggiato foglie di coca, come aveva lasciato intendere prima del suo arrivo il ministro boliviano alla Cultura Marko Machicao. ”Il mate mi aiuta, ma non ho assaggiato la coca”, ha specificato il Pontefice ai giornalisti, svelando così la sua predilezione per questa bevanda tanto amata nel suo Paese d’origine, l’Argentina.

Ma che cos’è esattamente il mate? Si tratta di un infuso preparato con le foglie di erba Mate (in spagnolo yerba Mate), pianta originaria del Paraguay e Uruguay.

Traditional yerba mate tea popular in latin america
Traditional yerba mate tea popular in latin america

E’ tuttavia proprio in Argentina, primo produttore al mondo di mate, che la bevanda ha trovato la sua massima diffusione, al punto da diventare una parte essenziale del costume e della cultura nazionali, alla pari del caffè per noi italiani.

Quando Jorge Mario Bergoglio è stato eletto Pontefice nel 2013, anche l’Italia ha iniziato a conoscere il mate. Il motivo è semplice: durante una delle udienze del mercoledì a Piazza San Pietro, Papa Francesco ha accettato di bere il mate offertogli da un fedele che lo acclamava.

Un gesto clamoroso e fuori protocollo, che tuttavia il Santo Padre deve aver compiuto spontaneamente, ben consapevole del fatto che in Sudamerica il mate ha anche una funzione di socializzazione e non accettarlo potrebbe risultare un gesto poco cortese.

COME SI PREPARA. Prima di tutto bisogna scegliere il modo in cui si vuole consumare il mate: “alla argentina”, dunque acquistando direttamente la yerba Mate in torrefazione, oppure comprandolo già preparato in bustine simili a quelle del tè.

Nel primo caso la procedura è la seguente: bisogna versare l’erba in una tazza, posizionandola di lato e creando una specie di “montagnetta”.

Poi inserire con delicatezza all’interno del piccolo mucchio creato la “bombilla” metallica, ovvero una speciale cannuccia, sempre acquistabile in torrefazione, che viene utilizzata per bere il mate.

Terzo step, il più difficile: far bollire dell’acqua (temperatura 80 °C) e versarla sul fondo della tazza, così che la yerba si bagni a poco a poco, senza però che il piccolo mucchio crolli completamente e il mate si trasformi in una tisana qualunque.

Una volta che l’acqua è esaurita versarne altra con lo stesso metodo, fino a riempire nuovamente la tazza. Aggiungere zucchero o miele se si vuole contrastare il sapore aspro dell’infuso. Apparentemente tutta la procedura potrebbe sembrare semplice, ma in realtà necessita di una buona dose di esperienza.

PROPRIETA’ E BENEFICI. Il mate è una valida alternativa al caffè a causa del suo contenuto in caffeina, (circa 1,20%), aiuta inoltre a rimanere svegli e concentrati. Ha inoltre proprietà depurative e diuretiche, che consentono il drenaggio del sistema circolatorio e renale.

Contiene vitamine A, B1, B2, potassio, sodio, magnesio, carotene, aminoacidi. Può fornire un’ottima integrazione alimentare all’organismo e favorisce e promuove l’equilibrio metabolico.

Come il tè verde, ha proprietà antiossidanti e può essere un coadiuvante naturale nelle diete dimagranti.

Allo stesso tempo bisogna ricordare che il mate è stato inserito dall’Organizzazione Mondiale della Salute nella lista dei probabili cancerogeni per l’uomo. Alcuni studi sottolineano la connessione tra insorgenza di tumori del cavo orale e dell’esofago e l’assunzione della bevanda, se consumata a temperature elevate.

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