Alcuni giornali hanno fatto trapelare la forte possibilità dell’ingresso di una cordata israeliana inizialmente come terzo partner ma destinato poi ad assumere le quote di maggioranza della Virtus. Massimo Zanetti ha tuttavia smentito le voci di corridoio: l’attuale azionista di maggioranza della Virtus non ha ancora intenzione di andarsene. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo di Marco Marini pubblicato sul portale Backdoor Podcast.
Massimo Zanetti ribadisce la volontà di rimanere a capo della Virtus
BOLOGNA – Sono state giornate molto frenetiche in casa Virtus Bologna. La Segafredo, dopo settimane di silenzio, ha annunciato quasi tutto il roster della prossima stagione e ora sta lavorando alle ultime possibili aggiunte come quella di Rayjon Tucker. Tuttavia, la questione più bollente in pentola non riguarda il mercato ma le dinamiche societarie.
Come vi abbiamo spiegato, infatti, c’è la forte possibilità dell’ingresso di una cordata israeliana inizialmente come terzo partner ma destinato poi ad assumere le quote di maggioranza della Virtus. Operazione non semplice, visto che bisogna calcolare anche le richieste e i desideri non solo del proprietario Massimo Zanetti ma anche dell’altro azionario Carlo Gherardi. Tuttavia, le trattative sono in corso e si sta ragionando per trovare un accordo.
Ufficialmente, la Virtus ha smentito queste voci e lo stesso proprietario della Virtus Massimo Zanetti si è spinto anche oltre, dipingendo come false le voci attorno alla cordata israeliana. Il proprietario di Segafredo, recentemente intervistato da Giffoni Sport, ha affermato che questi rumors sono “roba inventata dai giornali” ribadendo la propria volontà di rimanere a capo della Virtus.
Zanetti: “Non è vero. Io resto là e non me ne vado. I giornali hanno inventato questa roba con gli israeliani ma non è così. Adesso le prime partite le faremo all’Unipol Arena e poi faremo il nuovo palazzetto pronto nel 2026, dodicimila posti. Quindi fino al 2026 io resto là. Ovviamente dico anche ai tifosi del Bologna che non sono immortale. Parliamo del progetto del palazzetto dal 2019 e con il Comune abbiamo fatto tante conferenze stampa. Ho detto diverse volte che se non avessimo potuto a Bologna, l’avremmo fatto a Castel San Pietro”.
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