TREVISO – Dopo la recente conquista del marchio Segafredo Zanetti della barese Saicaf, e l’addio all’esperienza in Borsa, Massimo Zanetti presidente dell’omonimo gruppo non ha ancora smesso di guardare alle prossime strategie. Il futuro parla di un fatturato a 1,2 miliardi per il 2021 e di una cessione di circa il 30% del capitale a un fondo per portare a termine un’altra importante acquisizione. Ne ha parlato lo stesso imprenditore, cresciuto nella cultura del caffè, nell’intervista di Roberta Paolini su nordesteconomia.geolocal.it.
Massimo Zanetti proiettato verso il futuro
«Dalla piantina alla tazzina». Massimo Zanetti, presidente del gruppo di beverage che porta il suo nome e del noto marchio Segafredo ha deciso che questo è il sogno da realizzare. «Ho riportato dentro al perimetro del gruppo le attività del crudo, rientrano nel gruppo circa 200/300 milioni così rimettiamo insieme tutto con il commercio di caffè verde, che era il lavoro di mio padre e di mio nonno. I ricavi nel 2021 andranno a 1,2 miliardi di euro. Cederò circa il 30 per cento del capitale ad un fondo e con loro, se tutto andrà come deve, se troveremo un accordo, porterò a termine una grande operazione di acquisizione. Il gruppo diverrà molto più grande e a quel punto potremo pensare a riportarlo in quotazione, ma non a Milano».
Un nuovo capitolo
Ora si apre un nuovo capitolo per il gruppo del caffè italiano più internazionalizzato di sempre, un modello di business molto diverso dagli altri, tanti marchi, tanti mercati e tanti tipi di caffè. In questo solco si inserisce anche l’operazione con Saicaf (circa 20 milioni di ricavi), il gruppo del caffè pugliese che permette di estendere meglio la presenza in sud Italia. Massimo Zanetti Beverage (Mzb) ha acquisito il controllo del 60 per cento della società.
L’articolo completo a questo link.