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MZB Group, Caffè Segafredo: la famiglia Zanetti adesso è pronta all’aumento di capitale per un indebitamento d’oltre 400 milioni

Dopo la cessione de La San Marco macchine per il caffè dello scorso 15 febbraio il quotidiano finanziario Il Sole 24 Ore ha riportato indiscrezioni secondo le quali il MZB group sarebbe alla vigilia di incremento del patrimonio reso necessario da una discussione aperta con le banche creditrici

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MILANO – Dopo esser uscito dalla Borsa all’inizio del 2021, il Gruppo Massimo Zanetti beverage ora punta ad aumentare il suo capitale sotto la spinta dell’azione della famiglia titolare dell’azienda stessa, che include il marchio Caffè Segafredo. Lo ha riportato l’articolo firmato da Carlo Festa su Il Sole 24 Ore. Va anche ricordato che il 15 febbraio scorso il MZB Group, per fare cassa, ha ceduto al colosso francese Seb (8 miliardi di fatturato) il costruttore di macchine per caffè espresso La San Marco come abbiamo riferito qui.

Carlo Festa approfondisce bene che sarebbe in corso da tempo la trattativa con diverse banche come Intesa Sanpaolo, Unicredit e Bnp Paribas, per permettere la crescita del capitale per intervento diretto della Famiglia Zanetti, per un indebitamento netto che attualmente risulterebbe superiore ai 400 milioni di euro.

L’aumento di capitale permetterebbe al Gruppo, che ha sede a Villorba (Treviso), di ripartire senza debiti.

Massimo Zanetti beverage Group: pronto l’aumento di capitale interno

Le indiscrezioni diffuse da Il Sole 24 Ore spiegherebbero questo incremento del patrimonio come reso necessario da una discussione aperta con le banche creditrici.

Ha scritto Reorg – fornitore globale di informazioni, dati e analisi sul credito – e poi ripreso dal quotidiano finanziario milanese Il Sole 24 Ore:

“Un mandato sarebbe sul punto di essere affidato dagli istituti di credito al consulente finanziario Banca Rothschild, in quanto nel periodo successivo alla pandemia l’azienda, leader a livello mondiale nella produzione, lavorazione e distribuzione di caffè tostato, ha rotto i propri covenant (cioè le clausole vincolanti di natura patrimoniale) definiti con le banche creditrici, con la necessità quindi di rinegoziarli.”

La foto ricordo del 2015 davanti al portone della Borsa di Milano ai tempi delle quotazione: Palazzo Mezzanotte ha la sede in Piazza degli Affari al numero 6 a Milano

Covenant che erano piuttosto vincolanti, firmati quando ancora Massimo Zanetti Beverage Group si trovava all’interno di Piazza Affari.

La storia dell’azienda

Parliamo di una delle società che si è ritagliata il suo ruolo tra i grandi del settore caffeicolo sul mercato internazionale – con un fatturato, secondo Il Sole 24 Ore, che supera gli 800 milioni. Tuttavia la redditività ha molto risentito della pandemia.

L’attività del gruppo che cui appartiene il marchio Caffè Segafredo è partita negli anni ’70 con l’acquisizione da parte di Massimo Zanetti del controllo della torrefazione di Rastignano nei pressi di Bologna, quella dove tosta ancora oggi Segafredo. Lo stesso marchio Segafredo che nel corso degli anni è diventato il brand di punta per il gruppo, che attualmente può contare su più di 40 marchi nel mondo.

La storia di Massimo Zanetti Beverage Group affonda le proprie radici nel tempo. Massimo Zanetti nasce da una famiglia di mercanti di caffè; non solo la tradizione, ma anche la passione venne trasmessa dal nonno e poi dal padre.

Così, negli anni Settanta, Massimo Zanetti intraprese un lungo percorso che ebbe inizio con l’acquisto della torrefazione bolognese Segafredo e proseguì a partire dagli anni Ottanta e Novanta, con l’espansione delle operazioni all’estero, prima in Portogallo, Francia ed Austria e successivamente nel Sud America.

Gli anni Duemila furono fondamentali per la crescita del Gruppo che, da un lato, estese la propria presenza nel nord Europa grazie all’acquisto della società finlandese Meira e, dall’altro, entrò nel mercato statunitense attraverso l’acquisizione dell’attuale MZB USA.

Negli stessi anni venne creata la Segafredo Zanetti Coffee System, azienda specializzata in soluzioni ad alto contenuto di servizio al consumatore e al settore Office Coffee Service.

segafredo zanetti gestione documenti Il logo di Segafredo Zanetti
Il logo di Segafredo Zanetti

Crescendo, arriva l’acquisto delle piantagioni in Brasile, come la colossale Santa Maria de Guia che ha un’estensione pari alla superficie del Lazio, e l’ingresso, nel 2015, in Borsa, avventura che si conclude nel 2021 con il delisting.

In chiusura del 2021, è iniziata la valutazione da parte della famiglia Zanetti, di un partner finanziario per il 30%, per poter ulteriormente espandersi internazionalmente con anche la possibilità di effettuare nuove acquisizioni.

Questo aveva suscitato l’interesse di diversi fondi di private equity non soltanto italiani: tuttavia questa operazione è rimasta in stallo perché ancora – come scrive Il Sole 24 Ore – “non sono state avanzate offerte coerenti con il prezzo ipotizzato dall’azienda”.

Zanettti
La grande scultura il Punto nello Spazio di Arnaldo Pomodoro davanti a Villa Zanetti, sede del Massimo Zanetti Beverage Group a Villorba in provincia di Treviso
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