MILANO – Al Sigep abbiamo parlato con Andrea Mascetti, Direttore Commerciale di Rancilio Group. L’occasione si è presentata durante il Campionato Italiano Baristi sponsorizzato da Rancilio.
La sponsorizzazione del Campionato Italiano Baristi è un’operazione commercialmente interessante?
«Assolutamente sì. È una manifestazione che supportiamo da 4 anni e utile sia per seguire le evoluzioni del mercato sia per interagire con gli operatori. Inoltre, ci permette di raccogliere nuove idee per migliorare i nostri prodotti e supportare al meglio l’utilizzatore e il consumatore finale.»
Quali sono i riscontri concreti per l’azienda?
«Questo è un evento che offre grande visibilità al nostro marchio e ai nostri prodotti. Ma esistono altre attività aziendali che vanno oltre le competizioni Sca. Attività e iniziative volte a sviluppare l’interazione con i baristi che promuoviamo in tutto il mondo.»
Com’è l’evoluzione della caffetteria in Italia rispetto al mondo e viceversa?
«Oggi c’è un grosso fermento nel mercato italiano. I colossi hanno iniziato a investire in Italia. Uno tra tutti Starbucks. Anche grazie a loro si diffondono i nuovi trend internazionali che parlano di specialty, già molto forti nei paesi anglosassoni. Per requisiti di domanda e offerta, i nostri bar si avvicinano sempre di più alla richiesta internazionale.»
Ha citato Starbucks. Sarà un’opportunità o rappresenterà un danno?
«Può essere solo un’opportunità. Nel senso che apporterà al mercato delle novità che aiuteranno a capire il motivo del successo all’estero. Novità che faranno crescere il nostro settore, rendendolo più internazionale.»
A proposito di specialty. In alcuni bar ci sono dieci e dodici macinini. In una zona dello stand Lavazza ne abbiamo visti sette. Che cosa pensa di un colosso del caffè, ma che è anche un marchio tradizionale, che ha investito in questo settore?
«I trend e i consumi stanno cambiando anche qui in Italia. Si va sempre di più alla ricerca di un prodotto customizzato per il cliente finale. Questa è una domanda del mercato. Quindi tutti gli operatori cercano in qualche modo di venire incontro al consumatore con tipologie specifiche di caffè, per coprire le esigenze e le richieste del mercato.»
A Host avete presentato un’anteprima, sulla quale state lavorando che si chiama proprio Specialty. Ma ci sono novità all’orizzonte nella dimensione del caffè specialty? O State lavorando in un’altra direzione? Tra l’altro per i caffè specialty c’è già l’Xcelsius, la macchina dei campionati.
«Xcelsius è la tecnologia brevettata da Rancilio che consente al Barista di profilare la temperatura dell’acqua in fase di erogazione. Anche la nuova Rancilio Specialty sarà dotata di Xcelsius, ma ci saranno delle novità ulteriori. Abbiamo coinvolto alcuni operatori del segmento specialty per cercare di combinare la nostra conoscenza con il mercato di riferimento. Abbiamo creato un prodotto che, per caratteristiche estetiche e funzionalità, potesse rispondere al 100% alle esigenze di questo settore così particolare.»
Il futuro della Rancilio.
«Il mercato si muove molto velocemente. Noi cerchiamo con tutte le forze non solo di assecondarlo, ma anche di anticiparlo. Lavoriamo per confermare la nostra posizione di leader nel settore delle macchine del caffè con un’offerta di prodotti in continua evoluzione.»
La posizione dello stand Rancilio al Sigep è molto particolare. Perché è di fianco al palco dei Campionati. Ha un motivo questa scelta?
«È stata utile perché nel momento in cui si decide d’investire in un evento così importante, è fondamentale stare vicini alla platea e allo stage di gara. Serve per alimentare l’interazione con il pubblico e i finalisti. I baristi che oggi competono sono quelli che dietro le quinte lavorano già con noi. Le persone che sono interessate a questo mondo, passando dal nostro stand, possono interagire con Rancilio Classe 11 Xcelsius e scoprire le caratteristiche dei nostri prodotti.»