domenica 22 Dicembre 2024
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Il caffè e il menù del Mart firmati dallo chef stellato Alfio Ghezzi

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MILANO – Il caffè nei ristoranti: il tallone d’achille per molti nel settore, anche tra gli stellati. Questa mancanza però può esser intesa anche come opportunità per dare un servizio in più ai consumatori. Stupendoli con la personalizzazione dell’offerta a chiusura del pasto, con un espresso di qualità differenziato a seconda della singola esperienza. Un ottimo esempio di alta cucina e cura della tazzina a Rovereto. All’interno del Mart, il ristorante omonimo gestito da Alfio Ghezzi, promette un menù di livello, anche nella parte della caffetteria. Leggiamo la notizia completa da ilsole24ore.com.

Alfio Ghezzi da ottobre, al Mart

L’arte e la buona cucina. Un abbinamento che conquista sempre più spazi all’interno dei musei anche in Italia. Dopo Enrico Bartolini al Mudec, Alessandro Mecca allo Spazio7, ristorante della Fondazione Re Rebaudengo, dal 22 ottobre Alfio Ghezzi gestirà il ristorante omonimo all’interno del Mart a Rovereto.

Allievo di Gualtiero Marchesi e di Andrea Berton, per quasi un decennio chef della Locanda Margon di Ravina, premiata da due stelle Michelin, Ghezzi si è aggiudicato la gara pubblica indetta dal Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento e Rovereto. Per la gestione della sua caffetteria per i prossimi sei anni.

La caffetteria del Mart è un percorso attraverso il design del XX secolo, rigorosamente made in Italy

Recentemente rinnovata negli arredi da Mario Botta insieme allo studio Baldessari e Baldessari, in dialogo con la Collezione del museo che annovera alcuni tra i maggiori capolavori italiani del Novecento.  “Sono davvero felice di essere in un luogo così profondamente legato al bello e a ciò che faccio. Perché solo il respiro di qualche istante in questo spazio basta per farmi sentire in sintonia con il Mart”. Così afferma lo chef.

Il concept: piatti semplici sui tavoli spogli

I tavoli non avranno la tovaglia, i piatti serviti saranno semplici sia nella composizione che nell’impiattamento. Non mancherà mai un piatto conviviale da mettere in centrotavola . I prodotti proverranno dalla filiera corta e celebreranno quella che lo chef ha definito “nuova italianità”: sapori nostrani, come charcuterie; i formaggi e i sottaceti che testimoniano il tocco di informalità e rispetto delle tradizioni che Ghezzi vuole dare al suo locale.

Tre gli spazi conviviali previsti: la lounge, dove sarà servito l’aperitivo; la zona bistrot, dove si potranno gustare la prima colazione e il pranzo, fino alla zona gourmet. Riservata all’esperienza serale. Nella scelta degli ingredienti, infatti, lo chef prediligerà quelli locali e punterà a valorizzare la tradizione. Realizzando conserve, confetture, marmellate e altri prodotti artigianali che verranno elaborati sia all’interno del ristorante che in collaborazione con la cooperativa Mas del Gnac.

Diversi menù per ogni momento della giornata

Il menù includerà una proposta “all day”, chiamata “Veloce con Gusto”. Con pizza, panini e torte (di mele o sacher) realizzati con prodotti tipici della realtà trentina. Per il pranzo l’idea è quella di offrire dei lunch veloci con 4 piatti ispirati alla tradizione gastronomica locale; oppure 8 piatti classici italiani come il vitello tonnato o il risotto.
La sera invece un Menù Degustazione di alta cucina per un numero selezionatissimo di clienti, massimo 25, che prevedrà sei portate fisse più una scelta (tra i secondi) o, in alternativa, la possibilità di optare per una versione più “light” con 4 portate.

Il caffè personalizzato

Diversificata anche la proposta legata al caffè. Oltre alle bevande classiche, sarà possibile degustare il personal blend realizzato in collaborazione con Illy estratto seguendo i metodi più svariati: dal chemex alla V60 alla French Press. La sera invece il caffè assumerà importanza quasi teatrale con la sua realizzazione al tavolo grazie alla caffettiera a leva manuale. Ispirata alla prima macchina da caffè di Achille Gaggia.

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