Il panorama di bar, locali e ristoranti di Marina di Massa sembra appartenere per la maggior parte da imprenditori cinesi. Fipe Confcommercio, la Federazione italiana pubblici esercizi, chiede a gran voce un intervento delle istituzioni per proteggere e valorizzare il commercio locale. Leggiamo di seguito parte dell’articolo di Luca Cecconi per il quotidiano La Nazione.
L’espansione cinese a Marina di Massa
MARINA DI MASSA (Massa-Carrara) – Qualche anno fa Forte dei Marmi si trasformò in un feudo russo e ucraino (allora, prima della guerra, facevamo di ogni erba un fascio), con l’acquisizione di diverse ville e attività commerciali. Lo scrittore e giornalista Fabio Genovesi raccontò bene quanto stava avvenendo nel libro Morte dei Marmi.
Ora un fenomeno simile sta accadendo a Marina di Massa, ma russi e ucraini non c’entrano, così come non centrano le ville. Parliamo invece di bar, locali e ristoranti che sono passati (o stanno per passare) in mano ai cinesi. Un fenomeno che, a dir la verità, non riguarda solo Marina. L’”invasione” è in atto in tutta la provincia.
Ma restiamo nella località principale, in termini turistici, di Massa Carrara. Sono pochi i locali storici rimasti agli apuani. Il made in Cina ha inglobato il Bar Tirreno, il bar La Perla, il Vr Bistrot sul viale Roma e il bar Aloha dell’ex Lago della Fiora, vale a dire la storia di Marina di Massa.
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