domenica 22 Dicembre 2024
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Lavazza sul campo da tennis con gli scarti di caffè dentro Nuvola: “Sport e Torino, miscela perfetta”

Marco Lavazza: "In questi dieci anni di tornei, abbiamo venduto dieci milioni di caffè, ogni volta concentrati durante queste due settimane. Gli incrementi nel 2020 rispetto al 2019 fanno ben sperare: la voglia di uscire di casa, partecipare a questi eventi, per Torino è incredibilmente importante"

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TORINO – Quanto il tennis e il caffè si incontrano a Torino, nascono manifestazioni del calibro delle Nitto ATP Finals, torneo internazionale che torna in Italia nel capoluogo torinese, dopo esserne stato lontano dal 1970. E Lavazza è protagonista di questo evento come Platinum Partner.

Un ruolo che si sposa con lo spirito sostenibile dell’azienda che si è espresso anche nella realizzazione di un campo da gioco con i fondi di caffè all’interno della Nuvola.

Un 2022 che coincide con un altro importante traguardo: il primo decennale del connubio nato nel 2011 a Wimbledon tra Lavazza e questo sport, continuando per tutti i tornei del Grande Slam.

Marco Lavazza, vice presidente del Gruppo Lavazza e Membro del Comitato d’Onore delle Nitto ATP Finals fa gli onori di casa:

“Abbiamo la fortuna di essere qui in questo evento meraviglioso. La mia famiglia da dieci anni segue il tennis in giro per il mondo, lavorando con i tornei più importanti del Grande Slam e nel momento in cui c’è stato il pensiero di portare qualcosa qui a Torino, ci siamo detti: perché no?

Campo caffè in Nuvola (foto concessa)

Avere la competizione a casa propria, fa piacere. Per continuare questa tradizione ci è sembrata un’idea splendida celebrare 10 anni con un evento a casa nostra. Abbiamo collaborato con le entità cittadine e altri sponsor per organizzare quello che potete vedere qui per il secondo anno di fila. Il primo anno è stato complesso, per tutti: non potevamo sapere bene di quali libertà poter godere e di quali no. Era anche la prima volta che veniva organizzato nella città di Torino. C’è stato naturalmente un learning by doing. Questo secondo anno dimostra che c’è stata una crescita.

Dal punto di vista industriale e cittadino, investire in un evento come questo della durata di 5 anni, permette di evolvere e migliorarsi di anno in anno. Dalla scorsa a questa edizione, come consumatore e utente, posso dire di essere molto soddisfatto del passo avanti che è stato fatto.

Abbiamo iniziato la settimana degli eventi sportivi e non con una cena da noi alla Nuvola: siamo stati molto bravi, fortunati, a incastrare un bell’evento per dare un calcio di inizio questa settimana che ci vede tutti impegnati.

Negli anni, la cosa bella è che lavorare in questi tornei che durano mediamente quasi due settimane permette di stare a stretto contatto con i consumatori, l’essere presenti, si studiano i nuovi trend ed esigenze.

Diamo qualche numero

In questi dieci anni di tornei, abbiamo venduto dieci milioni di caffè, ogni volta concentrati durante queste due settimane. Gli incrementi nel 2020 rispetto al 2019 fanno ben sperare: la voglia di uscire di casa, partecipare a questi eventi, per Torino è incredibilmente importante.

Trovo che la città abbia risposto bene e che il torneo stia crescendo in una maniera corretta. Ci aspettiamo un incremento dei numeri positivi rispetto all’anno scorso. Credo che già solo le prevendite vedano un aumento dei turisti stranieri e anche questo è di buon auspicio.

Un rapporto franco con il consumatore

Eravamo curiosi di vedere come sarebbe stato portare il Fan Village meno sparso per le strade di Torino e concentrato totalmente qui. Da partner e utente posso dire che si possono vivere dei momenti intensi. Siamo presenti sia con la macchina del caffè Desea, per un’esperienza immersiva, con l’espresso all’interno del Fan Village per far vivere a pieno ciò che può offrire Lavazza in un rapporto franco con il consumatore. Fino ad oggi siamo assolutamente soddisfatti e ci auguriamo che voi possiate godere dell’atmosfera e assistere al torneo.”

Parla Igor Nuzzi, Regional Director Italia e Svizzera Lavazza:

“Abbiamo introdotto la passione per il caffè, per la città di Torino e per il tennis. Tra Torino e Lavazza c’è un legame speciale: siamo ormai un Gruppo internazionale ma è solo qui che ci sentiamo veramente a casa nostra. A Torino nasce storicamente l’espresso, è iniziata l’avventura di Luigi Lavazza, qui abbiamo la sede del nostro quartiere generale e da dieci anni lavoriamo con il mondo del tennis.

Jannik Sinner @ATP Expressoland (foto concessa)

Mettendo insieme tutti questi pezzi, si ottiene quella miscela perfetta che ci ha dato l’occasione per far conoscere l’eccellenza del vero espresso italiano a tutti gli appassionati di caffè e di tennis che Lavazza porta in tutto il mondo.

Come lo abbiamo fatto? Attraverso Espresso Land: un’area ludica in cui attraverso un gioco e un’esperienza immersiva raccontiamo nella metafora del tennis e in 6 tappe, quali sono le regole per ottenere un vero espresso italiano a casa così come al bar.

Abbiamo un’esperienza di oltre 125 anni che abbiamo portato nel nostro sistema A Modo Mio e la nostra tecnologia che ci distingue da tutti gli altri e che ci consente di avere un vero espresso italiano secondo le regole del disciplinare la ritroviamo nella Barista Technology. E quale migliore occasione per mostrare il nostro ultimo lancio sulla strada della sostenibilità, Lavazza Tiny Eco, macchina che è fatta in gran parte in plastica riciclata, a basso consumo energetico, con un packaging 100% riciclabile.

Sappiamo che il consumatore è sempre più attento non solo al suo benessere ma anche quello dell’ambiente.

La conferma, oltre che esser di grandissima qualità, di come Lavazza voglia innovare sulla sostenibilità.”

Si collega Marco Lavazza: “Qualità da sempre”

“Questo fa parte di un’idea molto radicata da noi. Il progetto dev’essere sostenibile by design. Si comincia subito a pensare a come renderlo più compatibile con la natura. Questo è soltanto l’ultimo esempio: sono moltissimi i prodotti che proviamo a ipotizzare da prima per esser compostabili, riciclabili. Tentiamo in tutto ciò che facciamo a collaborare con la nostra Fondazione con i coltivatori e poi aiutare il consumatore a trovare prodotti che possono soddisfare le sue esigenze.”

Torna Igor Nuzzi: “Tra l’altro a zero emissioni CO2, come sono l’esempio delle Lavazza Compostabili Bio Organic. perfetto connubio tra macchina sostenibile e capsule a zero emissioni CO2, compostabili (di un biopolimero compostabili industrialmente e biodegradabili in 80 giorni) che ci permette di bere un vero espresso italiano, con la possibilità di avere prodotti che hanno impatto zero sull’ambiente.”

Marco Lavazza conclude: “Senza rinunciare al chiodo fisso che abbiamo come famiglia, ovvero la qualità in tazza. Non dobbiamo mai tradire quella che è l’aspettativa del consumatore finale. Lavazza vuol dire qualità da sempre. Quindi tutti i nostri prodotti anche gli ultimi (le cialde compostabili) non deve mai mancare la qualità in tazza. Un must imprescindibile.

L’espresso italiano gioca in casa.”

 

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