MILANO – Chi dice “bacio di cioccolato” dice subito “Perugina”. E così da 91 anni quando a Perugia si inventò il cioccolatino con la nocciola che ha fatto impazzire il mondo e anche tanti innamorati ed ha creato uno dei marchi più noti.
Ma in questi giorni la storia potrebbe almeno cambiare: il bacio sarà sempre realizzato negli stabilimenti Nestlè di San Sisto – e questo vuol dire, grazie anche all’azienda, certezza per gli 800 posti di lavoro – ma, seppur in un silenzio strano, si starebbero realizzando delle scatole e tubi per il mercato francese dove scompare la sigla “Perugina” e invece viene messa quella di Lanvin un noto marchio francese.
Il telegiornale che ha dato la notizia sulla vendita dei Baci in Francia con il marchio Lanvin
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In Italia non dovrebbe cambiare niente: nel resto del mondo non si sa. Con la scritta Lanvin dovrebbe scomparire anche la dicitura che sono stati confenzionati a Perugia ma dovrebbe comparire la dicitura importati. La Lanvin è un marchio del gruppo Nestlè che a sua volta è proprietaria della Perugina e quindi, tecnicamente e legalmente, può utilizzare il bacio come meglio ritiene per conquistare altri mercati o rafforzare le vendite in alcuni territori.
Ma è indubbio che si perde sia la storia della Perugina che quella di Perugia che, dai turisti magari meno acculturati, viene associata con la magia del cioccolato con la nocciola. C’è anche un altro problema sollevato dal giornalista Giampiero Tasso di Rete Sole: “Ma se è una scelta legittima dell’azienda, perchè i sindacati dicono ai dipendenti che è meglio non parlare di questa cosa?”.
Forse sarebbe meglio dire: perché non hanno fatto una nota come è sempre accaduto puntualmente in altre occasioni?. Si attendono a questo punto due risposte: quella delle Rsu per spiegare e dire la loro. E magari anche quella dell’azienda per capire se in Italia e nel resto del mondo resterà la dicitura Baci Perugina oppure si esporterà il modello Lanvin anche in altre parti. E magari le istituzioni potranno battere un colpo per salvare la dicitura Perugina in giro per il mondo e in Italia.
Più che un cioccolatino, un simbolo: il Bacio Perugina il bon bon degli innamorati, quello con i foglietti e le frasi d’amore che lo hanno reso celebre al mondo, potrebbe presto avere un altro nome. Se non in Italia, quanto meno all’estero.
La notizia arriva proprio da Perugia, da dove, 91 anni fa, un maestro del cioccolato s’inventò il “Bacio” e dove ancora oggi ci sono gli stabilimenti della Nestlé che lo producono, in località San Sisto. Retesole, emittente umbra che trasmette un telegiornale locale molto seguito, sostiene di aver avuto informazioni dall’interno dell’azienda circa un piano di produzione – già in atto – che porterà grossi cambiamenti.
In pratica in Francia il Bacio smetterebbe di essere “Bacio Perugina” per diventare “Bacio Lanvin”. Lanvin è una importante azienda dolciaria francese, sempre del gruppo Nestlé. Secondo il tg di Retesole dai celebri tubi contenenti il cioccolatino con la nocciola, con la scritta Lanvin dovrebbe scomparire anche la dicitura “confezionati a Perugia” sostituita da “importati”. Il rumors ormai, complice il tam tam su internet, ha fatto il giro dell’Umbria. Ma al momento dalla multinazionale svizzera non ci sono né conferme né smentite.
La precizazione Nestlé In merito alla notizia la Nestlé ha diffuso venerdì un comunicato che chiarisce i contorni della vicenda. Eccolo.
Nestlé intende precisare quanto segue: “Il sito produttivo di San Sisto è uno degli stabilimenti di punta in Europa per Nestlé e il Gruppo intende continuare a sfruttare al meglio la sua capacità produttiva, aumentando i volumi di produzione e continuando a rafforzare l’export, che già rappresenta il 40% della produzione. In un momento in cui i consumi nazionali interni registrano battute d’arresto quando non decrementi anche significativi, mentre l’export è l’unico settore che fa registrare segni positivi, è assolutamente imperativo cogliere opportunità interessanti, e addizionali, in questa direzione”.
“Lo stabilimento Perugina di San Sisto ha avviato la produzione in esclusiva per la consociata Nestlé Francia, che venderà i Baci a marchio Lanvin, in Francia un noto brand di pasticceria di alto livello, che come tale è stato ritenuto a più alto potenziale per il mercato francese. Il tipo di cioccolatino utilizzato, inoltre, corrisponde al formato noto come Bacetto, non quindi il tradizionale Bacio. E’ totalmente destituita di fondamento l’allusione al fatto che i Baci Perugina, al di fuori di questo specifico accordo, perderanno o possano perdere il loro appellativo completo. Grazie all’accordo con Nestlé Francia, in tre anni si arriverà a produrre 500 tonnellate di prodotto in più l’anno, un aumento considerevole, tenendo conto che oggi fra Baci e Bacetti si producono 4.000 tonnellate l’anno. Questi significativi volumi addizionali contribuiranno a continuare a garantire gli attuali livelli di occupazione”.
“In un momento di difficoltà economica come quello che sta attraversando il nostro Paese ed in presenza di una forte contrazione dei consumi interni, la possibilità di aumentare i volumi di produzione destinati all’export è sicuramente una grande opportunità per lo stabilimento di San Sisto e tutte le persone che vi lavorano”. – ha affermato Manuela Kron, Direttore Corporate Affairs del Gruppo Nestlé in Italia. “Siamo stupefatti che una notizia molto positiva sia stata invece manipolata in questo modo, causando inutile apprensione nei lavoratori dello stabilimento, e nei cittadini di Perugia e dell’Umbria.”
“Inoltre, nonostante il marchio Perugina non compaia sul prodotto, all’interno delle confezioni destinate alla Francia sarà inserito un leaflet che illustrerà la lunga storia di successo del Bacio e della Perugina, e dello speciale rapporto che li lega alla città di Perugia. Baci è, infatti, un marchio strategico per il Gruppo, che ne ha fatto un ambasciatore del made in Italy nel mondo – arrivando ad esportarne ogni anno 300milioni di pezzi in 55 Paesi del mondo -, e continua a puntare sul suo sviluppo, come dimostrano anche i recenti investimenti tecnici per 2 milioni e mezzo di euro effettuati sulle linee di produzione. Fra l’altro proprio in Francia i Baci classici a marchio Perugina vengono da anni venduti nei punti vendita Duty Free, a testimoniare così l’origine tutta italiana, e perugina in particolare, di un prodotto unico al mondo”.
Fonti: varie