MILANO – Carmen Clemente e Manuela Fensore, campionesse mondiali di latte art, formatrici, consulenti, esperte dell’arte della decorazione dei cappuccini e ora… tornano dietro al bancone: dopo il loro passato di titolari di un bar a Milano e una carriera tra le gare SCA – e non solo, perché qualsiasi sia il circuito in cui si gioca con la lattiera, loro rispondono all’appello – ora è il momento di lanciarsi in una pasticceria: il nome è Macalé e apre questo sabato a Rho, in Via Castelli Fiorenza.
Una vera e propria sorpresa: “Abbiamo fatto tutto un po’ in sordina – racconta Carmen Clemente – qualche mese fa abbiamo rivelato la pasticceria più grande di Rho, che si trova vicino al Teatro. Duecento metri quadri, 120 dedicati alla vendita e 80 per il laboratorio. Dei totem della Mokador per acquistare il macinato e le macchine per capsule a casa: dopo il Covid la richiesta è aumentata e Macalé risponde con un piccolo angolo di attrezzature e accessori per l’home.
Ci siamo messe a pensare meglio al futuro e abbiamo pensato che fosse giunto il momento di avere una nostra attività che fosse più stabile, esclusivamente dipendente dalla nostra capacità di gestione. Certo continueremo a far procedere la nostra impresa di formazione, con i corsi privati e le collaborazioni con le aziende, ma parallelamente porteremo avanti questo altro progetto.
Sabato si apre.”
Si unisce Manuela Fensore: “L’esigenza di dedicarci al nuovo progetto Macalè nasce dalla voglia di esplorare un altro mondo della ristorazione e sperimentare qualcosa di innovativo. Vogliamo costruire un’attività che ci stimoli continuamente e ci distingua da una pasticceria comune. La nostra missione è trasformare l’ordinario in straordinario, e per questo ci siamo affidati a Stefano Cirignotta, un rinomato pastry chef con un’esperienza significativa nelle pasticcerie più celebri di Milano, come la Martesana.
Nel nostro locale, Macalè, offriamo non solo le solite torte, ma veri e propri capolavori, grazie alla nostra passione per la latte art e alla collaborazione del nostro maestro pasticcere, con l’obiettivo di creare un ambiente dove ogni preparazione è un’opera d’arte.
Abbiamo scelto di chiamare il nostro progetto così, che racchiude le iniziali dei nostri nomi, Manuela e Carmen, e di mio figlio Leonardo. Un connubio perfetto che rende questo nome indimenticabile.
Siamo entusiasti di condividere questa nuova realtà con voi e di portare un tocco di straordinarietà nella vostra esperienza culinaria. Vi aspettiamo a Macalè, dove l’arte incontra la pasticceria.”
Ma Macalè non è solo pasticceria
Perché offre una varietà di servizi che includono: colazioni da campioni, pranzi e aperitivi-apericena. Ma anche la possibilità di organizzare eventi speciali come cerimonie, catering e servizio di produzione per terzi grazie ad un laboratorio interno, e poi compleanni, lauree e altro ancora.
Perché una pasticceria e non una caffetteria?
“Aprire una caffetteria specialty forse sarebbe stato un po’ fuori dalle nostre corde, considerato che nasciamo e ci siamo specializzate nella latte art: al contrario, il binomio tra ottima pasticceria e alta caffetteria, funzionava molto anche rispetto alle nostre esigenze. Abbiamo toccato con mano collaborando con diversi locali che poteva essere una scelta vincente e così abbiamo pensato di metterci in gioco per prime.”
Ci parlate di Macalè: cosa si trova al suo interno?
“Abbiamo assunto un pasticcere professionista, Stefano Cirignotta, che abbiamo intercettato tramite una conoscenza in comune che ce l’ha consigliato. È molto competente e soprattutto, disponibile: abbiamo capito presto che trovare un professionista in questo campo era difficile. Un po’ come assumere un barista formato e libero.
Per quanto riguarda l’offerta di Macalè è molto varia, farei prima a dire che cosa manca in menù: si parte innanzitutto dalla pasticceria classica per rispettare i gusti della clientela di Rho, considerando però anche delle ricette più moderne e una parte salata. Grazie all’adozione di una cappa a condensazione potremo fare anche da tavola calda, portando un po’ di Puglia nel nostro locale.
Manuela stessa è andata a formarsi in loco per imparare alcune ricette tipiche della mia terra d’origine, così da poter coprire anche il pranzo e l’aperitivo – Macalè apre dalle sei e mezza alle nove e mezza di sera -.”
Rassicura Clemente: “Nonostante questo grande impegno, ci teniamo a sottolineare che manterremo sempre attiva l’Academy. Un’altra cosa particolare di Macalè e che mantiene ben saldo il nostro legame con la latte art, sarà la presenza di una stampante a disposizione di chi consuma per realizzare le foto sul proprio cappuccino.
Per il caffè abbiamo scelto di appoggiarci a Mokador con cui collaboriamo da tempo. Ci piaceva molto la loro miscela (Brasile, Colombia, una selezione di centro americani e l’India Parchment) certificata Espresso italiano e che ha vinto il mondiale dell’Espresso italiano champion nel 2019, stessa annata della vittoria mondiale di Manuela. Il prezzo dell’espresso è di un euro e 30, perché dobbiamo sempre confrontarci con la concorrenza della zona.
Vorremo in seguito, non appena rodato il locale, fare una rotazione di piccole roastery specialty da proporre a chi è interessato, anche con delle estrazioni alternative.
La macchina è la FAEMA E71E a tre gruppi e il macinino della stessa azienda è sempre Ground Braker, on demand.”
Ma l’esperienza precedente nel bar è diversa da Macalè?
“La pasticceria e il suo target di riferimento è molto diversa dal bar: le persone sono diverse, la nostra offerta sarà sempre fresca e preparata da noi. Puntiamo tutto sulla qualità del food, accompagnata dalla latte art in caffetteria e una miscela che ci ha convinte all’assaggio e piace molto per il suo equilibrio.
Siamo in totale un team di 5 persone: io, Manuela che si sposterà in produzione per formarsi come pasticcera, due ragazzi che hanno seguito dei corsi da noi e una ragazza che ha lavorato con noi in Fiera. Avevamo bisogno di uno stimolo e dei nuovi obiettivi: l’Academy è servita ma ora era il momento di diventare totalmente autonome e imparare qualcosa di diverso.”
Pronostici?
“Che tutta Rho venga da noi e di attirare anche i milanesi. Vogliamo creare un punto di incontro per le persone, dove venire a trovarci e fare due chiacchiere. Ci hanno chiesto in tanti dove bere il nostro cappuccino e l’Academy non era il luogo giusto per un servizio di un certo tipo. Nella nostra pasticceria si beve il cappuccino delle campionesse del mondo.
Ad un passo dalla nostra accademia e da una manifestazione importante come Host. Pensiamo già ad organizzare anche dei catering per rifornire la Fiera.”