Una tazza di tè è relax, benessere, viaggio e trasporto. Un rito amato e condiviso da tanti. Lo racconta bene il libro Manuale del Sommelier del Tè, di Victoria Bisogno e Jane Pettigrew. Un rito dal potere evocativo come descrive con cura e attenzione Victoria Bisogno nel testo che ha scritto per Elle.it:
“Il potere evocativo del tè”.
“Cos’è l’amore?”, chiede una bambina al suo maestro. Il maestro rimane in silenzio. “Como posso sapere di essere innamorata?”, chiede nuovamente. Il maestro rimane ancora in silenzio mentre prepara una tazza di tè fumante. La bambina allora risponde: “Ora capisco”.
Molte volte un pasto o un brano musicale ci riportano a un momento speciale del nostro passato, ci trasportano in un luogo lontano o risvegliano diverse sensazioni. Questo succede molto spesso con il tè. Possiamo essere rilassati o stressati quando, senza rendercene conto, un sorso della nostra bevanda preferita ci trasporta a quella viuzza di Parigi, alle risate con quei cari amici, alle serate d’amore o alle estati passate con nostra nonna, allora un delicato, ma autentico sorriso, si disegna sul nostro volto… questo è il potere evocativo del tè.
Di tutti i sensi, l’olfatto è quello più intimamente legato ai nostri ricordi. Gli aromi ci riportano in millisecondi a momenti lontani della nostra infanzia o possono risvegliare emozioni. La nostra esperienza olfattiva, o memoria sensoriale, cresce e si arricchisce durante la nostra vita e ha una grande importanza emozionale, dovuta alla sua capacità atemporale di associazione a situazioni del passato, a volte felici, a volte meno.
“Un profumo può cancellare gli anni ricordando un odore”, dice Walter Benjamin.
In minor misura questo accade con il senso della vista: anche i colori possono evocare ricordi. Per esempio, quasi tutti noi associamo il colore rosso a una sensazione di calore, o il colore azzurro a una sensazione di freddo. Con l’olfatto, però, l’associazione è molto più precisa e vívida, per cui può provocarci cambi emozionali quasi immediati.
Il legame tra l’olfatto e le emozioni è stato ampiamente studiato. Si basa sul funzionamento del sistema limbico, che regola tutti i circuiti neuronali che controllano le motivazioni e il comportamento emozionale. Quando si riceve una sensazione olfattiva si mettono in funzione nel cervello umano estese aree che a loro volta investono la memoria, il linguaggio e la risposta emozionale. Per questo, quando arriva lo stimolo di un aroma, ovvero quando ci raggiungono molecole capaci di stimolare il sistema limbico che si diffondono nel nostro cervello, queste si traducono in sensazioni e evocano ricordi vividi.
“Nessun altro senso ha un potere più suggestivo, il potere di risvegliare antichi ricordi con una ripercussione emozionale ampia e profonda, mentre allo stesso tempo nessun altro senso provoca impressioni che cambiano con tanta facilità il tono emozionale, in armonia con l’attitudine generale del ricettore. Gli odori sono, quindi, specialmente adatti sia a controllare la vita emozionale, sia a farci diventare loro schiavi.” H. Ellis.
È per questo motivo che il tè ha un grande potere evocativo. Ci riporta alla nostra infanzia, a una situazione lontana nel tempo o nello spazio, lasciando libero sfogo alla nostra immaginazione. È così che in qualsiasi momento del giorno una tazza di tè rappresenta un momento di relax e distensione, in cui ci lasciamo trasportare dove il tè ci conduce… Una tazza di tè è un biglietto per il viaggio dei sogni”.
Info: Manuale del Sommelier del Tè, di Victoria Bisogno, Jane Pettigrew, Editore Biglia Blu, pag. 224, 16 Euro