MILANO – Studio NFI– Consumo di caffè e rischio di malattie croniche Floegel A, Pischon T, Bergmann MM, Teucher B, Kaaks R, Boeing H. Am J Clin Nutr. 2012 Feb 15. [Epub ahead of print] Secondo NFI (http://www.nutrition-foundation.it ) gli studi che hanno valutato la relazione tra consumo di caffè e rischio di malattie croniche sono numerosi, ma i loro risultati sono contrastanti. In questo lavoro è stata pertanto valutata prospetticamente l’associazione tra il consumo di caffè (rilevato mediante la compilazione di appositi questionari di frequenza di consumo) ed il rischio di diabete di tipo 2, infarto al miocardio, ictus e tumore in un campione di 42.569 soggetti facenti parte della corte tedesca dello studio EPIC.
Malattie croniche: lo studio sul consumo di caffè
I soggetti sono stati seguiti per un periodo di 8,9 anni, durante i quali sono stati registrati 1.432 casi di diabete di tipo 2, 394 casi di infarto al miocardio, 310 casi di ictus e 1.801 casi di tumore. In contrasto con alcuni dati pubblicati, non è emersa alcuna associazione tra il consumo di caffè ed il rischio di malattie croniche totali comparando i soggetti che dichiaravano di consumare 4 o più caffè al giorno con coloro che ne consumavano <1/giorno, (Hazard Ratio, o HR, pari a 0,94 e 1,05 per caffè con caffeina o decaffeinato rispettivamente).
Analogamente non significativo è risultato l’effetto sulle malattie cardiovascolari (HR=1,10 e 1,36) e sui tumori (HR=0,97 e 1,27)
Per entrambe le tipologie di caffè è invece emersa un’associazione inversa con il rischio di diabete di tipo 2 (HR 0,77 per il caffè normale e 0,70 per il caffè decaffeinato). I risultati di questo studio confermano pertanto che il consumo di caffè può ridurre il rischio di sviluppare il diabete di tipo 2. Fonte: NFI – Centro Studi dell’alimentazione