MILANO – Sembra una novità piccola eppure rappresenta una rivoluzione enorme. Sì perché la Coffee Machine CM501D, la macchina espresso a batterie da 18 volt, realizzata dal colosso degli utensile Makita in Giappone segna una svolta tecnica. Costa 91 euro circa.
È una rivoluzione tecnica di cui da oggi dovranno tenere conto tutti i costruttori di macchine domestiche e professionali. E non perché usa batterie ricaricabili come fonte d’energia. Che non è una novità: se ne vendono già su Amazon. Ma perché usa componenti aerospaziali che permettono contenuti ridottissimi e risparmi d’energia enormi. In prospettiva: sia per le macchine da casa sia per quelle professionali.
Per tre motivi almeno.
Il primo. L’uso della batteria indica che le potenze in gioco per azionare la pompa a 18 bar ma soprattutto la parte termica, sono estremamente basse. Questo grazie all’uso di componenti sin qui utilizzati soltanto dall’industria aerospaziale e oggi resi disponibili. Per lo meno in Giappone. Si tratta di resistenza a capillari in alluminio. Che scaldano istantaneamente la quantità d’acqua di volta in volta necessaria. Lo stesso, con un impianto dedicato, per il vapore della lancia.
Ecco la svolta principale. Oggi le macchine professionali hanno bisogno di kilowatt, quelle domestiche sono meno voraci ma non scherzano. Perché questa macchina a batterie assorbe pochi watt e, ci hanno assicurato, la stessa tecnica è facilmente trasferibile alle macchine professionali.
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