MILANO – Automazione, personalizzazione, interattività e design: sono queste le strade che sta prendendo l’innovazione delle macchine da caffè, cuore pulsante e, letteralmente, deus ex machina di ogni bar che offra ai clienti una tazzina di espresso fumante. Sono loro le protagoniste della rivoluzione del gusto in corso, che diffondono cogliendo le esigenze dei nuovi mercati.
Da un lato ad esempio avanzano le super-automatiche, che hanno reso accessibile la preparazione di una tazzina di qualità anche in Paesi senza una tradizione radicata di consumo e, quindi, una preparazione degli operatori.
«Nel nostro settore, quello delle macchine full automatic, osserviamo soprattutto un trend che coinvolge le bevande a base di latte con l’inserimento di funzioni e impostazioni che puntano a ottenere la massima qualità della schiuma. Sempre più macchine hanno un touch screen e, nella nostra opinione, questa tendenza crescerà con l’introduzione di immagini, video e app» dice Patricia Almeida, che cura che cura Marketing&Sales per la svizzera Aequator Swiss Made Coffee Machines.
D’altro canto, l’innovazione applicata alle macchine tradizionali ha rimesso al centro la figura del barista, che da semplice “operatore-automa” diventa “maestro caffettiere” in grado di stabilire gusto e qualità agendo manualmente sui vari parametri. Conferma Max Cortellazzi, Responsabile Vendite Ho.Re.Ca Italia di Bianchi Industry.
Dice Cortellazzi: «I produttori si stanno orientando verso l’alto di gamma per conquistare il segmento dei coffee lovers. Per rispondere a queste esigenze e ampliare l’offerta Ho.Re.Ca. Bianchi Industry ha rilevato Brasilia, produttore storico. Il modello Opus Sublime è una multi-boiler assimilabile a una macchina a leva tradizionale: una modalità che riduce lo shock termico, preservando meglio le caratteristiche organolettiche e restituendo un sapore più completo».
L’hi-tech, come avviene del resto in tutti i settori, sta rimescolando le carte in tavola: «Nel settore delle macchine tradizionali vediamo una forte attenzione al design e all’innovazione tecnologica – ragiona Chris Salierno, Responsabile Marketing diLa Marzocco –. In particolare l’interconnessione con altri apparecchi, come il macinacaffè, o interfacce intuitive come i touch screen. Notiamo anche una grande enfasi sull’ergonomia e le possibilità di personalizzazione e customizzazione. In parallelo, si nota anche una rinnovata attenzione al ruolo del barista, ad esempio un ritorno al controllo delle pre-infusioni variabili. Si tratta di tendenze internazionali prima che italiane, come possiamo osservare dalla nostra produzione, che è quasi interamente esportata».
Un trend, questo dell’hi-tech, che riguarda un po’ tutte le attrezzature da bar, come osserva Roberto Fernández, Direttore Commerciale di Zummo – Innovaciones Mecanicas, azienda spagnola tra i leader nei sistemi di spremitura: «All’ultimo Host abbiamo notato una tendenza generale a realizzare prodotti più user friendly, che incorporano molti sviluppi nell’elettronica, i sensori, la robotica, ma anche il colore e il design. Oltre all’usabilità, infatti, il design è sempre più un elemento comune al settore Ho.Re.Ca. in un mondo multiculturale»