MILANO – Dopo lo stratagemma delle palme in Duomo ecco l’ultima trovata del gigante americano del caffè. Subito dopo la prima campagna di marketing – le famigerate palme piantate proprio davanti al Duomo – Starbucks torna a Milano con uno stratagemma commerciale ancora più discutibile.
La Madonnina è un simbolo identificativo di Milano, su questo non ci sono dubbi: la statuetta placcata d’oro della Vergine Maria che adorna la guglia più alta del Duomo ha addirittura ispirato l’inno ufficioso di Milano “O mia bela Madunina”.
Ma la maggior parte dei milanesi è inconsapevole dell’impegno necessario a mantenere la Madonnina sempre splendente. Per garantire la sua bellezza scintillante, un team di artigiani rimuove la Madonnina dalla guglia ogni cinque anni in modo da poterla amorevolmente restaurare.
Usando una combinazione di tecniche tramandate nei secoli con le tecnologie più all’avanguardia, il team provvede a recuperare qualsiasi danno incidentalmente causato dalle condizioni atmosferiche nel corso degli anni, applicando una nuova pellicola protettiva sopra la Madonnina che le assicurerà la salvezza per i venturi cinque anni.
L’intero processo richiede quattro settimane di lavoro con uno staff di undici artigiani che lotta costantemente contro il tempo.
Giuseppe Laburla – a capo del team – afferma: “È un lavoro pieno d’amore e una fonte di orgoglio smisurato poter lavorare al restauro della Madonnina. È un simbolo per la nostra città, rappresenta la sua bellezza e la sua forza”
Ecco perché l’ultima campagna virale di Starbucks potrebbe rappresentare un’offesa ancora più grande delle palme per i milanesi.
A quanto si dice il gigante americano del caffè – che prevede di aprire 42 negozi in Italia nei prossimi mesi – avrebbe pagato ai custodi del Duomo una somma di 4 milioni di Euro per installare un gigante Frappuccino dorato al posto della Madonnina per il mese di Aprile, durante i lavori di restauro. Il così rinominato “Madoncino” sarà circa due metri più alto dell’attuale Madonnina.
Ovviamente Flawless Milano ha contattato i custodi del Duomo, che affermano di non voler rilasciare dichiarazioni relativamente alla somma pagata.
La portavoce del Duomo – Caterina Nespresso – sottolinea che sarà solamente un’esposizione temporanea e che i piani per aprire uno Starbucks dentro il Duomo sono ancora in fase di negoziazione e potrebbero non concludersi entro il primo d’Aprile.
Naturalmente, questa è una burla. Buon pesce d’Aprile (in ritardo) dalla redazione di Flawless Milano e di Comunicaffè!!!
Robert Csillag