domenica 22 Dicembre 2024
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Luigi Morello (Iei): “È necessario chiedere ai clienti finali di spendere un pochino di più”

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MILANO – Per l’International coffee day, tutti gli attori che fanno muovere la filiera si uniscono per festeggiare la bevanda in tutto il mondo. Riflettendo sulle prospettive future, in vista delle soluzioni da applicare in termini di sostenibilità. Tema della giornata di quest’anno. A tal proposito, riportiamo la lettera aperta di Luigi Morello, Presidente dell’Iei (Istituto espresso italiano).

Luigi Morello per l’International coffee day

Il primo ottobre si celebra la Giornata internazionale del Caffè, un evento che quest’anno è dedicato al tema della sostenibilità. Oggetto che può essere declinato in tanti modi e al quale l’Istituto espresso italiano è sensibile, per vocazione e ora anche per forma societaria, poiché siamo Società Benefit.

Dicevo che la sostenibilità può avere tante facce. E per noi oggi ha soprattutto quella del
coltivatore che in qualche Paese della fascia tropicale cura le piante per darci quei cinquanta chicchi con i quali al bar prepariamo l’espresso.

Eppure, quella faccia oggi è tesa e timorosa di un futuro di prezzi del caffè sempre più bassi. Al punto da dubitare se valga la pena continuare a coltivarlo e da animare la paura di non potere provvedere alla propria famiglia.

Luigi Morello: “Ogni giorno in Italia milioni di persone varcano la porta dei bar per prendere un caffè, ma è una tazzina che spesso costa troppo poco”

Lo stesso barista oggi ha dei margini troppi bassi sull’espresso che vende. Appare evidente che se il prezzo di vendita del prodotto finale è basso, difficilmente potrà essere dignitoso e giusto quello di vendita della materia prima. La verità è una sola: è necessario chiedere ai nostri clienti finali di spendere un po’ di più per il loro caffè al bar.

Così da permettere al barista di comprare miscele con un prezzo più alto che utilizzino
caffè più remunerativi per i coltivatori. Noi in cambio dobbiamo dare ai clienti un’informazione più completa e trasparente. Accompagnata da una formazione minima per aiutarli a scegliere i bar virtuosi.

Oggi solo le miscele certificare dall’Istituto Espresso Italiano sono presenti in 20.000 bar italiani

E’ un numero rilevante, una platea potenzialmente enorme. Siamo ben consci che non potremo parlare con tutti, ma nel 2020 vogliamo potenziare la nostra comunicazione verso il consumatore. Abbiamo tanti mezzi per farlo dai social alla collaborazione dei giornalisti che decidono di veicolare il nostro messaggio.

Soprattutto coltiviamo l’ambizione di creare dei momenti formazione ad hoc e gratuiti proprio per i clienti del bar.

Luigi Morello: “Questa mia lettera aperta è una chiamata all’azione per chiunque vorrà aiutarci nell’amplificare il messaggio”

Quindi ai baristi, giornalisti, torrefattori e costruttori di macchine. L’obiettivo è
sostenere una formazione del cliente al bar per renderlo consapevole che esistono vari tipi di qualità di caffè e la maggior qualità va riconosciuta anche economicamente: chi vorrà farlo insieme a noi troverà la porta aperta.

Grazie

Luigi Morello
Presidente dell’Istituto Espresso Italiano

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