RIMINI – Luigi Morello ha cambiato di recente il ruolo in Gruppo Cimbali. Da un anno ricopre la carica di responsabile della business unit dedicata a macchine tradizionali e macinadosatori.
Luigi Morello racconta il doppio debutto al Sigep 2019
“Il Gruppo Cimbali da oltre 100 anni produce macchine da caffè. Per avvicinarsi ai nuovi bisogni, abbiamo cambiato il modello organizzativo e diviso l’azienda in due business unit: una per le macchine super automatiche e una per le macchine tradizionali. Io mi occupo di quest’ultima”.
Siamo a Sigep, dove Gruppo Cimbali ha presentato due novità
“Lungo il corso del 2019 rinnoveremo tutta la nostra gamma. Qui a Sigep abbiamo presentato due prodotti medio di gamma. Un restyling della Teorema a marchio Faema, e per Cimbali la nuova M26TE.
Quest’ultima rappresenta una piattaforma completa di macchine per caffè professionali con modelli compatti da uno e due gruppi e modelli full size da due-tre gruppi. È un medio di gamma, che può essere collocato anche in locali di prestigio. Si collega con il wi-fi per l’assistenza, e con il macinino tramite bluetooth per la regolazione continua della granulometria, al variare delle condizioni. L’altra qualità è quella ci permettere tante customizzazioni per adattarla ai gusti del cliente.
Questi due prodotti sono dedicati al segmento del bar classico. L’accoglienza per entrambi è stata ottima.
Per la Teorema, il restyling non è stato soltanto estetico. Ma presenta anche dei contenuti nuovi rispetto all’estrazione. È una soluzione tecnica che è per la sua semplicità rivoluzionaria. Il barista può ora governare la temperatura in modo facile e indipendente per ogni gruppo erogatore.
Questo sistema permette di compensare le normali fluttuazioni di resa in tazza del caffè. Il quale può cambiare per il grado di umidità e/o freschezza del prodotto. Quindi, grazie a una semplice regolazione che avviene in modo manuale, riusciamo sempre a modificare il profilo termico e mantenere alto il livello qualitativo dell’espresso in tazza.”
Il 2019 è un anno intenso perché ci sarà anche Host
“Sicuramente presenteremo nel corso dell’anno tanti nuovi modelli, per concludere con Host di fronte a una platea mondiale molto importante.”
Le vostre macchine sono note e consolidate
Chiaramente un’aziend come Gruppo Cimbali pensa sempre a rinnovarsi. Ma qual è il senso di rinnovare dei prodotti già efficienti e richiesti dal mercato?
“Il bar che vuole restare competitivo deve rinnovare le macchine, anche per semplificare la vita degli operatori. È necessario rimanere sempre aggiornati rispetto a una bevanda dinamica, come l’espresso. La macchina deve seguire e anticipare queste tendenze. Inoltre l’apparecchiatura serve anche a comunicare con il cliente finale e ad attirarne l’attenzione.”
Il primato di Gruppo Cimbali comporta degli obblighi
“Nel nostro dna c’è sempre stata la ricerca e l’innovazione. Gruppo Cimbali è diventato grande proprio sviluppando prodotti nuovi, che rispondessero alle esigenze del barista. Una figura che da sempre contribuisce a modificare questo mondo, nel passato con l’invenzione della macchina a leva, nel presente con la diffusione dei caffe specialty e micro-roasters.
L’innovazione tecnologica è rivolta anche al consumatore finale. La macchina da caffè professionale deve esser flessibile, per poter adeguarsi ai gusti che cambiano, dall’offerta di miscele pregiate e monorigini in continua evoluzione.”
Al Sigep è anche stata presentata in anteprima, da un altro costruttore, una macchina B2C
“La macchina a un gruppo è sicuramente un fenomeno in espansione in quanto il consumatore finale si sta sempre più appassionando all’espresso. E quindi desidera possedere una macchina professionale a casa. Questa tendenza e più presente all’estero che in Italia, anche se pensiamo che non tarderà a raggiungere anche il nostro Paese.”
Il giudizio sul Sigep 2019
“Si riconferma come una fiera importante per il caffè. Una manifestazione che sta crescendo e che assumendo sempre più un respiro internazionale. Il settore rimane ricco, innovativo, animato da passione e voglia di crescere. Quest’ultima non è solo top down come succede in altri settore. Ma anche bottom up. L’esigenza che nasce dal basso è quella di stimolare le aziende verso lo sviluppo. Per fare qualcosa di meglio. E’ un ambito che contamina e contagia le persone appassionate.”
Che cosa prospetta il futuro della macchina del caffè
“Personalmente credo che oggi siamo di fronte ad una contaminazione generale, una macchina bella ed ergonomica non è solo una macchina specialty ma una macchina adatta a tutti gli utilizzatori.
Vedo una macchina sempre più interconnessa. Oggi le nostre macchine già comunicano con il macinino per assicurare la qualità in tazza, forniscono dati sull’andamento delle vendite generate dalla attrezzatura nei diversi momenti della giornata o su periodi lunghi.
Non mancano anche i sistemi di telemetria e telecontrollo. Da un’altra parte c’è la robotizzazione. Adesso esistono dei robot in grado di servire dei caffè. In futuro potrebbe esserci un vending super intelligente con macchine complesse”
E le super automatiche?
“Sicuramente sono un trend importante. Sono costantemente in crescita. In luoghi dove è difficile poter contare su un operatore formato e garantire un servizio di livello, la super automatica e una soluzione ottimale.”
Ultimamente sempre di più la macchina tradizionale è in vista rispetto al consumatore
“Questo è il vero cambiamento di questi anni. La macchina è nata storicamente al centro del locale. Man mano si è spostata verso il retro del bancone. Questo ha fatto un po’ sparire anche il barista, il quale però nell’ultimo decennio, è tornato in auge e ha fatto spostare di nuovo la macchina sul banco bar.
La macchina è cambiata: innanzitutto è più bassa, per permettere al barista di interagire con il consumatore finale, mentre prepara il caffè. Adesso tutti i quattro lati sono curati dal punto di vista estetico. E le macchine preparano meglio l’espresso. La materia prima sta cambiando e di conseguenza la macchina stessa deve seguire le caratteristiche dei nuovi caffè più pregiati. In più, deve permettere al barista la flessibilità, per poter erogare il caffè che desidera.”
Tra gli sponsor e i protagonisti dei campionati italiani baristi per la prima volta, c’è Faema
“E’ la prima volta in Italia. Ma non in generale. Abbiamo iniziato a sponsorizzare a Oslo nel 2002 l’aula di formazione dei baristi. Costantemente all’estero, sponsorizziamo vari campionati che riteniamo importanti in quanto permettono, attraverso la competizione, un aumento di interesse per le nuove generazioni verso il mondo del caffe.
Inoltre le competizioni , sia la WBC che l’Espresso Italiano Champion, stimolano la ricerca e l’industria e poi le soluzioni diventano di tutti. L’ergonomia, la pulizia, la qualità in tazza, la stabilità termica eccetera.”
Lo stand di Gruppo Cimbali è pieno di giovani operatori. Avete rinnovato totalmente il parterre?
“Siamo un gruppo in crescita da anni. Di conseguenza assumiamo nuovo personale, in particolare i giovani. Con la voglia di farli crescere in azienda come professionisti. Stiamo cercando, attraverso di loro, di continuare ad alimentare l’energia positiva lasciataci da chi ci ha preceduto in azienda.
Siamo uno dei marchi più antichi, che però da sempre ha creduto nelle persone. I giovani entrano nei bar, cambiano le generazioni dei consumatori, dei baristi e dei torrefattori. Di conseguenza ci teniamo al passo.”