MILANO – Sempre più pesante la posizione della catena Luckin Coffee, nata per diventare l’anti-Starbucks cinese. La sede centrale della società, che si trova a Xiamen (Fujian), ha ricevuto infatti domenica scorsa la visita, non propriamente di cortesia, di una dozzina di funzionari della Direzione di stato per la disciplina dei mercati (Samr), massima autorità cinese in materia di regolamentazione dei mercati, concorrenza, monopoli e proprietà intellettuale.
Nel mirino dell’ispezione: libri contabili, bilanci e sistema di rendicontazione interna. La circostanza è stata confermata da Luckin sul suo account di Weibo, il popolarissimo corrispettivo cinese di Facebook.
La società sta “cooperando attivamente” fornendo tutte le informazioni necessarie – si legge nel post – in cui si aggiunge che tutti i locali sono regolarmente aperti.
Il titolo di Luckin è sospeso da 3 settimane
Il titolo di Luckin è sospeso dalla contrattazione al Nasdaq il 7 aprile, dopo che un’indagine interna aveva scoperto ricavi gonfiati per 2,2 miliardi di renminbi: oltre 280 milioni di euro. Circa il 75% del fatturato dei primi 9 mesi.
Ciò aveva portato all’immediata sospensione del direttore operativo Jian Liu e dei dipendenti che avevano fatto il suo gioco.
Già il 3 aprile, la Csrc – l’organismo cinese di vigilanza delle società quotate – aveva “severamente condannato” la frode.
Lo scandalo ha così rinfocolato dubbi e timori sulla gestione allegra di molte realtà rampanti del mercato cinese.
E i suoi strascichi rischiano ora di arrecare perdite a soggetti del calibro di Morgan Stanley, Crédit Suisse Group AG e Haitong International Securities Group, per i prestiti su margine concessi al fondatore.
Creata nel 2017, dal miliardario Charles Lu Zhengyao, Luckin dichiarava, a inizio 2020, 4.500 punti vendita in Cina, a fronte dei 4.300 di Starbucks.
La società ha puntato, sin dall’inizio, sulle zone più periferiche e sui grandi centri direzionali offrendo il caffè a prezzi nettamente inferiori rispetto a Starbucks.
Il tutto facendo leva su tecnologia, pagamenti cashless e delivery. Luckin Coffee è quotata al Nasdaq dal maggio 2019.