MILANO — Luckin Coffee doppia Starbucks, per numero di locali in Cina, e riafferma la sua leadership ormai indiscussa nel paese del dragone. Secondo le cifre (non revisionate) del bilancio di esercizio diffuso la settimana trascorsa, Luckin ha registrato, nel 2023, 8.034 aperture nette portando il totale di fine anno a 16.248 locali (di cui 10.628 a gestione diretta).
Un numero che fa impallidire i circa 7 mila locali Starbucks operanti in Cina a fine gennaio.
Non è da meno la crescita del fatturato, che lievita dell’87,3% e raggiunge i 24,9 miliardi di yuan, circa 3,5 miliardi di dollari, di cui 17,88 miliardi (2,52 miliardi di dollari) provenienti dai locali a gestione diretta (+82,7%).
Anche le vendite a parità di perimetro confermano un trend positivo, con una crescita del 21%, contro il 20,6% dell’esercizio 2022. La media mensile dei clienti è cresciuta, a sua volta, del 124,1% raggiungendo i 48,4 milioni, contro i 21,6 dell’anno passato.
Un’espansione – quella di Luckin Coffee– che fa leva sull’enorme successo che le caffetterie a marchio continuano a riscuotere a livello planetario e anche in terra cinese, dove il loro numero è cresciuto del 58% raggiugendo le 49.691 unità, stando a un report, aggiornato a dicembre scorso, dell’autorevole World Coffee Portal.
I consumi cinesi hanno sfiorato nel 2022/23 i 3,1 milioni di sacchi (fonte:Ico)
Il solo Brasile ha esportato verso la Cina quasi un milione e mezzo di sacchi nell’anno solare 2023, con un incremento del 278% rispetto al 2022.
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