MILANO – Luckin Coffee, la catena di caffetterie quotata al Nasdaq, che si sta prepotentemente imponendo in Cina (e oltre), eclissando la stessa Starbucks, conferma la solidità dei suoi progetti: questa settimana, il gigante cinese ha posto la prima pietra di uno stabilimento di torrefazione con una capacità produttiva di 30 mila tonnellate in joint-venture con Louis Dreyfus Company (Ldc).
L’impianto sorgerà a Xiamen, città nella provincia del Fujian, su un area di 30 mila metri quadrati.
Sarà dotato di tecnologie modernissime per la torrefazione e l’abbattimento delle emissioni inquinanti.
L’entrata in produzione è prevista a metà 2021. La capacità sarà espandibile a 40 mila tonnellate.
I due partner non hanno specificato se la torrefazione lavorerà esclusivamente caffè cinese o anche di altre origini.
La seconda ipotesi appare comunque la più probabile, visto quanto scrive la catena sul suo sito nel descrivere le sue miscele.
Ricordiamo che nel successo di Luckin Coffee c’è lo zampino del Roastmaster Andrea Lattuada, coffee trainer, brand ambassador e consulente della catena
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