MILANO – Teichner è scomparso all’età di novant’anni. È morto in Brasile, dove si era trasferito circa trent’anni fa, dopo aver concluso la sua attività in Italia. È stato un uomo che nel bene o nel male ha fatto parlare di sè. Andrea Ciravegna titolare della Caffè Verde srl di ha scritto un ricordo umanissimo che condividiamo e diffondiamo. Perché Teichner era sì conosciuto da tantissimi addetti ai lavori ma, magari qualcuno tra i più giovani, non avevano avuto il modo di apprezzare la sua unamità ed una competenza che aveva pochi rivali nel nostro mondo.
Teichner si spegne in età avanzata
Alla famiglia le sentite condoglianze della direzione, della redazione e di tutti i collaboratori di Comunicaffè e di Comunicaffe International.
È morto il carissimo amico Luciano, poliedrico uomo del caffè: aveva 90 anni. I più anziani tra di noi lo ricorderanno di sicuro. Voglio ricordarlo a chi non ebbe la fortuna di conoscerlo nel pieno della sua attività. Uomo intelligente, furbo, poliedrico ed anche generoso. Aveva mille idee e cercava di metterle tutte in pratica con una costanza ed una professionalità che hanno soltanto i migliori, anche se poi non tutte, per i motivi più diversi, non sempre andavano poi a buon fine.
Da circa 30 anni era completamente uscito dalla filiera/mondo del caffè e si era definitivamente trasferito in Brasile
Ma nel corso degli Anni Sessanta e per tutti i Settanta era al culmine della sua potenza: prestanza fisica e commerci. Ricordo ancora benissimo l’insofferenza del dottor Pericle Lavazza per la concorrenza che Luciano aveva iniziato a fare in campo nazionale grazie all’aiuto della famosa “Legge di Assisi ” che gli permise di aprire un nuovo stabilimento a Cecchina (Roma) ed spandersi su tutto il territorio nazionale. Tutto quello che accadde dopo è noto agli “over sixty”.
In questa occasione mi piace ricordarlo però ai suoi albori…, nell’immediato dopoguerra, quando con il fratello, disgraziatamente scomparso in età giovanile in mare durante una battuta di pesca subacquea, girava per la capitale con una favovolosa Moto Guzzi 500 specialissima: era attrezzata di sidecar e Luciano la utilizzava – all’epoca la logistica non andava ancora di moda – per incontrare i clienti e consegnare immediatamente i sacchi di caffè crudo alle piccole torrefazioni che in quegli anni erano, pensate un po’, soltanto sulla piazza di Roma, più di cinquecento. Ciao Luciano, riposa in pace. Era uno di noi. Amava, ha sempre amato con tutte le sue forze il caffè!
Andrea Ciravegna