MILANO – Le misure di austerità varate dal governo hanno causato il maggior calo dei consumi registrato in Italia dal secondo conflitto mondiale. È quanto afferma l’Ocse nel suo outlook. Al proposito dai dati dell’Istat (Istituto centrale di statistica) la Coldiretti (il sindacato della maggioranza dei coltivatori diretti in Italia) rileva come anche la crisi cambi il menu degli italiani e la spesa si adatti a una «economia di guerra»: le famiglie hanno tagliato i consumi di carne in quantità (-5,5%) mentre è corsa all’acquisto di farina (+8,3%), uova (+5,3%) e caffe macinato (+3,3%), come in guerra.
Ad essere ridotti in quantità – sottolinea la Coldiretti – sono anche gli acquisti di pesce (-1%) e ortofrutta (-0,9%), mentre salgono quelli di pane (+1,3%) e pasta (+3,6%).
Ma con la crisi – sottolinea la Coldiretti – torna anche il «fai da te» casalingo. Con l’aumento record degli acquisti in quantità di materie prime. Come la farina, le uova, grassi come il burro ma anche del caffè macinato.