MILANO – Il Dewata Coffee Sanctuary, che Starbucks ha inaugurato nel mese di gennaio a Bali può essere definito, senza correre il rischio di essere tacciati di piaggeria o esagerazione, la summa dell’esperienza Starbucks. Molto più delle cinque Roastery sin qui aperte in tre continenti, compresa quella milanese.
Perché questa mega caffetteria di Starbucks concentra, in un unico luogo, l’intera filiera del caffè: dal seme e la pianta sino alla tazza fumante. Realmente e non soltanto virtualmente.
A metà strada tra il museo interattivo e lo spazio didattico-esperienziale, il Sanctuary consente al cliente-visitatore di percorrere il lungo viaggio del chicco di caffè toccando e sperimentando con mano tutti i passaggi e le complesse trasformazioni che avvengono a monte e a valle della catena produttiva.
Lo store è un omaggio all’Indonesia e i suoi straordinari caffè, in modo particolare a quelli di Sumatra, da sempre nei menu e nei listini di Starbucks.
La strutturazione degli interni e la circolazione tra gli ambienti si ispira alla casa classica balinese; allestimenti e decorazioni valorizzano l’artigianato locale, nonché l’arte e il design dell’Indonesia. Un concept che si rifà dunque a quello delle Roastery, sviluppato però con un’enfasi maggiore sul versante della produzione.
Lo Starbucks sorge nel distretto commerciale di Sunset Road
All’entrata, il cliente è accolto alla reception e indirizzato verso uno spazio di un centinaio di metri quadrati: la dimensione media della piantagione tipica indonesiana. Il percorso si dipana attraverso una ricostruzione dettagliata del tipico paesaggio balinese, con un mini-filare di arbusti di caffè e gli strumenti utilizzati per la prima lavorazione del frutto.
Si arriva infine all’imponente banco bar in legno di teak, che si ispira alle terrazze delle case rurali tradizionali del luogo. Qui è possibile degustare i preziosi monorigine locali, come tutte le altre specialità tradizionali di marca Starbucks. Un muro di piante presenta numerosi esemplari della flora tipica autoctona. Vari elementi decorativi, sia interni che esterni, riprendono il motivo delle onde del mare.
La serra e la nursery
Al secondo piano una nursery e una serra che riproduce l’ambiente climatico della foresta. Qui i clienti-visitatori possono toccare con mano le prime fasi di lavorazione e classificazione del chicco di caffè. Nell’annessa sala degustazione è possibile mettere alla prova le proprie papille gustative esercitandosi nei fondamenti dell’analisi sensoriale dei campioni di caffè appena raccolto.
La sala media
Una sala media con schermi interattivi consente di approfondire le conoscenze di base sulla filiera del caffè e il lavoro svolto sul campo da Starbucks con il centro di supporto agricolo aperto nel 2015 a Berastagi, nel nord di Sumatra.
Un luogo unico
“Bali ha fama di essere una delle più prestigiose destinazioni turistiche dell’Indonesia e di produrre una delle origini più straordinarie della regione” ha dichiarato Anthony Cottan, direttore Starbucks Indonesia per PT Sari Coffee Indonesia Limited, licenziatario esclusivo della catena americana nell’arcipelago. “Siamo quindi lieti di invitare i clienti a riempire i propri sensi esplorando un viaggio, dal seme alla tazzina, in questo luogo unico che è il Santuario del Caffè”.
