Il Giurì della Pubblicità, organo dell’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria (Iap) in Italia, ha riconosciuto che nello spot TV di WindTre c’è una denigrazione della vendita tramite distributori automatici. Confida, Associazione italiana distribuzione automatica, ha chiesto la cancellazione dello spot che non verrà più messo in onda. Leggiamo di seguito la prima parte dell’articolo pubblicato sul portale d’informazione Fantavending.
La denigrazione nello spot di WindTre sui distributori automatici
MILANO – ll Giurì della Pubblicità è un organo dell’Istituto dell’autodisciplina pubblicitaria (IAP) in Italia. Il suo compito è quello di giudicare la comunicazione commerciale su richiesta del Comitato o delle aziende.
Esamina le controversie relative alla pubblicità e determina se una particolare pubblicità o campagna pubblicitaria è in violazione del Codice di autodisciplina della comunicazione commerciale.
Iliad ha presentato al Giurì precise accuse sull’ormai famoso spot Wind, in particolare sostiene ci sia stata una “denigrazione diretta” sul presupposto che il pubblico associ il distributore automatico protagonista del video alle sue Simbox, bollandole come non funzionanti.
Il Giurì della Pubblicità ha riconosciuto che nello spot TV di WindTre c’è una denigrazione di una particolare modalità di commercio, ovvero la vendita tramite distributori automatici.
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