ROMA – Secondo l’indagine effettuata dall’ufficio studi della Fipe, la Federazione italiana dei Pubblici esercizi, su un campione di 520 piccole e medie imprese del settore, soltanto il 70% circa dei pubblici esercizi, 196mila locali tra bar e ristoranti hanno riaperto lunedì 18 maggio. A scalpitare sono in particolare i bar, maggiormente penalizzati da questi mesi di stop forzato.
L’indagine
Per tutti quanti, la preoccupazione principale è quella legata alla sicurezza di clienti e dipendenti.
Il 95% degli imprenditori intervistati, infatti, ha acquistato le mascherine per il proprio personale, l’82% dei ristoratori è convinto che l’uso dei dispositivi di protezione sia essenziale, mentre il 94% ha già effettuato la sanificazione dei locali. Ciò che non convince per nulla gli imprenditori della ristorazione, invece, sono le barriere divisorie in plexiglass.
Il 56% degli intervistati esclude ogni ipotesi di utilizzo
Il 37% ne ipotizza invece un impiego alla cassa e poco meno del 5% prevede di installarle tra i tavoli. Gli imprenditori intervistati da Fipe stimano un crollo del 55% dei loro fatturati a fine anno e questo si tradurrà in un minor impiego di personale, già a partire da domani. Secondo le stime, infatti, il numero dei dipendenti impiegati calerà del 40%, con 377mila posti di lavoro a rischio.