LONDRA – Batteri fecali nel ghiaccio usato per raffreddare le bevande: sono sconcertati i risultati di un’inchiesta condotta a campione dalla Bbc in qualche decina di caffetterie del Regno, fra i punti di ristoro di popolarissime catene internazionali come Starbucks, Costa o Caffè Nero.
Tracce di “batteri fecali coliformi” sono state in effetti riscontrate, al momento delle analisi di laboratorio, del 30% dei campioni prelevati segretamente in locali di Starbucks o di Caffè Nero, addirittura del 70% di Costa Caffè. E in concentrazioni talora elevate.
Si tratta di livelli “preoccupanti”, ha commentato un esperto, Tony Lewis, ipotizzando il rischio di infezioni e malattie.
“Non dovrebbero esserci in qualunque misura, altro che i valori rilevanti trovati”, è sbottato. Imbarazzate le reazioni delle aziende.
Tutte le catene stanno indagando sul problema
Un portavoce di Starbucks ha assicurato che il rispetto delle norme sull’igiene è considerato “con estrema serietà”. Da arte sua Caffè Nero ha fatto sapere che la denuncia sarà indagata. E vi saranno “azioni appropriate”.