MILANO – Torna a crescere l’export mondiale, che registra a settembre una variazione con il segno più: non succedeva da febbraio. Ma questa timida ripresa non basta a cambiare il corso dell’annata caffearia 2019/20, che vede gli imbarchi in flessione del 4,9% rispetto al 2018/19. Secondo i dati mensili Ico diffusi lunedì 2 novembre, le esportazioni mondiali hanno registrato, a settembre, un lieve incremento (+0,9%) attestandosi a 10,162 milioni di sacchi, contro 10,076 milioni nello stesso mese del 2019. Un segnale incoraggiante, dopo 6 mesi consecutivi di volumi in calo, sebbene sia ancora prematuro parlare di un’inversione di tendenza.
A far ripartire l’export sono stati i maggiori volumi di robusta: quasi 4 milioni di sacchi, con un incremento del 9,6% rispetto a un anno fa. Rimane negativo invece l’andamento delle esportazioni di arabica, che registrano una flessione del 4,1% e scendono a 6,165 milioni di sacchi.
La battuta d’arresto più pesante la registrano i colombiani dolci (-12,5%) seguiti dagli altri dolci (-6,9%). In lieve crescita invece (+0,2%) i brasiliani naturali, il cui export sfiora i 3,4 milioni di sacchi.
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