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L’esordio a Piazza Affari dell’espresso di Zanetti

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MILANO – È il debutto del caffè espresso a Piazza Affari. Sarà interessante vedere cosa accadrà alla Segafredo Zanetti (il gruppo è quello di Massimo Zanetti Beverage Group), alla cui offerta sono stati più interessato il pubblico retail che gli investitori professionali. Il prezzo terrà nei giorni a seguire? Vedremo. (Nella FOTO Massimo Zanetti)

Il prezzo per il gruppo del caffé Segafredo è stato fissato al minimo della forchetta indicata in fase di collocamento, che era tra gli 11,6 e i 15,75 euro.

Il gruppo è composto da 55 società (45 commerciali) ed è presente in oltre 110 Paesi, prevalentemente Usa, Francia, Italia, Finlandia, Germania ed Austria, con una rete distributiva diretta e indiretta.

L’operazione è strutturata parte in vendita (4,7 milioni di titoli) e parte in sottoscrizione (6,3 milioni), con un aumento di capitale che al prezzo di collocamento vale 73 milioni e dovrebbe andare in via prioritaria al rimborso del debito contratto per l’acquisizione di Boncafé lo scorso anno.

Il gruppo veneto ha realizzato nel 2014 un fatturato di 781 milioni (755 milioni) e un Mol di 64 milioni miliardo (54). Il 90% del fatturato è realizzato all’estero, in particolare negli Stati Uniti: 356 milioni.

Il secondo mercato è la Francia (84 milioni) e poi arriva l’Italia dove il brand Segafredo, con i suoi 72 milioni di ricavi, non è tra i leader. Il gruppo conta su 18 stabilimenti e anche delle piantagioni di caffè e attività di trading (diverse non comprese nella società da quotare).

Recentemente il gruppo guidato da Massimo Zanetti ha acquisito per 85 milioni di dollari Boncafé Group, big nella torrefazione e commercializzazione di caffè “gourmet” nelle aree del Sud est asiatico e del Middle east.

In un sol colpo Zanetti-Segafredo ha rafforzato la presenza in Indonesia, Vietnam, Cambogia, Singapore, Tailandia, Malesia, Hong Kong ed Emirati. L’operazione ha comportato anche l’acquisizione degli stabilimenti di torrefazione Boncafé in Tailandia, Singapore e Malesia.

A cui pochi mesi fa ha unito un nuovo stabilimento in Vietnam. L’operazione si è realizzata nel cuore dell’Area di libero scambio dell’Asean, che scatterà dal gennaio 2016.

Nella fase dell’offerta, Zanetti si era lasciato scappare che parte delle risorse raccolte dal collocamento in Borsa servirà per finanziare due acquisizioni.

”Le faremo – ha detto il presidente Massimo Zanetti – nei paesi dove già operiamo, per migliorare la nostra penetrazione. Stiamo vedendo due possibili acquisizioni che riguardano paesi dove non siamo molto soddisfatti”. Poi si era rimangiato tutto.

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